-Core
Novembre
Italia
Pubblicato il 06/05/2016 da Lorenzo Becciani

Qual è il tuo concetto d’arte?
Siamo nati da un genere musicale che di artistico, almeno come lo intendiamo oggi, aveva ben poco ovvero il primo death metal che scaturiva dal thrash più estremo. Ai tempi i gruppi erano politici oppure scherzavano sui cadaveri. La parte più concettualmente artistica è venuta dopo con i Paradise Lost e devo dire che ci siamo trovati un po' in mezzo. Non è una cosa che ho sempre voluto fare. Ho imparato dai grandi come si concepiscono un testo ed una canzone e col tempo è diventata una forma di sfogo perché in qualche modo il musicista affida molto di sé stesso ad un album. E quando poi l'album viene pubblicato è come alleggerirsene. Una sorta di cantina o garage dove metti tutta la roba che pesa un po' troppo per viaggiare più leggero.

Dopo diversi anni di silenzio il tuo approccio non sembra mutato..
Infatti non è cambiato. Magari sono più consapevole di certi aspetti.

Come hai trovato la scena dopo questa pausa?
Qualche anno fa ho visto le macerie e invece adesso trovo che ci sia una voglia disperata di ricominciare. Gli Shores Of Null e L'Alba Di Morrigan che suonano con noi in tour sono un esempio lampante. Non mi sarei mai aspettato un livello così alto di composizione o conoscenza del genere. Più che altro è cambiato l'ecosistema attorno. I giornali si fanno fatica a trovare in edicola ed il fan compra il cd per darti qualcosa mentre prima era il contrario. La scena è comunque sempre stata molto riconoscente nei nostri confronti.

Ci sono altre band che ami particolarmente?
Devo dire che mi piacciono tantissimo i Plateau Sigma. Ascolto anche i Klimt 1918 sebbene si siano spostati più verso lo shoegaze che non è proprio il mio genere.

Sei molto umile ma in realtà il vostro contributo è stato notevole..
Te ne rendi conto dopo. Ieri sera al concerto di Milano la reazione del pubblico è stata incredibile. Un affetto che non mi sarei mai immaginato.

Quello che mi ha stupito è vedervi sempre ancorati al territorio italiani dopo anni in cui i Novembre hanno assunto lo status di gruppo di culto all'estero..
Avremmo potuto lavorare con un produttore estero ma bisogna sempre capire cosa intende per produttore ovvero una persona che mette i soldi o influisce sulle canzoni. Con Dan Swanö ci siamo trovati davvero bene e non ho rimpianti per le scelte precedenti. D'altra parte parliamo di chi ha seduto dietro la console di album come 'Orchid' degli Opeth, 'Crimon' degli Edge Of Sanity' e 'Dance Of December Souls' dei Katatonia. Il momento più emozionante è stavo vedere pezzi complessi come 'Agathae' che funzionavano nonostante l'esigenza di conciliare vari scenari e movimenti tra loro in maniera fluida e coerente.

Gli stessi Paradise Lost per diversi anni hanno registrato in Inghilterra poi si sono rivolti all'estero a Jens Bogren...
Dipende dai periodi. Se uno studio va per la maggiore i gruppi che se lo possono permettere ascoltano i cd usciti da quello studio e magari decidono di provarlo. Ai tempi dei Paradise Lost i migliori studi erano proprio in Inghilterra quindi era normale che rimanessero legati al loro territorio. Noi stessi ci siamo rivolti a Jens Bogren ma il budget era fuori dalla nostra portata. Hanno comunque delle fasce diverse di prezzo a seconda delle persone con cui lavori. Per esempio David Castillo è altrettanto bravo ma prende meno. Il loro è un sistema per cui noleggi cinque giorni dello studio e basta. Con Dan Swanö invece paghi il mixaggio in minuti di album e puoi impiegare tutto il tempo che desideri a realizzarlo. Tipo anche un pezzo al mese. Per gruppi come il nostro che amano guardare anche alla microfrqquenza questo sistema è decisamente preferibile. Poi il suono di Jens è sicuramente ottimo ma lavora spesso con gruppi con una sola chitarra e fraseggi armonici più semplici dei nostri. A quel punto ti concentri solo sulla pasta ed è tutto più facile. In quegli studi ci sono inoltre macchinari analogici che scatenano il feticismo di alcuni ma sono allo stesso tempo un po' fini a sé stessi. Dan Swanö è sicuramente più artista e meno professionista. E' capace di inventare qualcosa senza dirti niente e poi fartela sentire. Questo in altri studi non succede anzi lui si vanta spesso di avere modificato in maniera determinante alcuni lavori di gruppi importanti con i quali ha lavorato in passato.

In tutta la discografia dei Novembre c'è un album di cui sei meno soddisfatto?
Meno soddisfatto non direi. Di sicuro ai tempi in cui uscirono 'Materia' e 'Novembrine Waltz' ero più coinvolto di come lo sono adesso. Questo perché ho avuto meno controllo su quegli album e ho potuto mettere meno di me stesso.

E un album che a tuo parere è stato sottovalutato?
In generale siamo sempre stati riconosciuti per il nostro valore. Dico 'Arte Novecento' ma per la scarsa distribuzione. 'The Blue' invece è un album molto buono ma uscito in un periodo particolare. Forse il mixaggio era troppo pesante e alle orecchie sembrava un album dei Nightwish ma le canzoni erano ottime.

Come ti trovi con gli altri musicisti che ti accompagnano sul palco?
Con Massimiliano Pagliuso parliamo a volte delle lingue completamente diverse. Lui è focalizzato su alcuni aspetti che a me non interessano per niente e viceversa. Come gusti invece ci ritroviamo parecchio. Fabio Fraschini suona con noi ad intervalli da quindici anni ed è una sicurezza. Gli altri due ragazzi, Carlo e Giuseppe Ferilli, hanno un'altra band, i Silvered, e sono cresciuti con gli Opeth ma amano anche musica moderna come i Meshuggah. E' un piacere suonare con musicisti tanto preparati. Con Massimiliano stiamo pensando alla realizzazione di un ep in un periodo relativamente breve.

Prova adesso a recensire 'Anno Luce' per i nostri lettori...
Presto sarà disponibile il video con Anders Nyström dei Katatonia. Non so come abbia fatto a trovare il tempo per contribuire al pezzo ed apparire nel video e lo ringrazio tantissimo. E' il pezzo se vogliamo più commerciale dell'album, è di grande impatto e possiede un retrogusto medievale folkloristico nelle melodie. Soprattutto contiene uno dei riff più belli di tutto l'album ed è facile mandarlo a orari normali nelle radio perché non ha il growl. E' un pezzo visionario ed il testo è il frutto di immagini evocate dalla musica stessa come il deserto, antichi mercati e maschere di diverso tipo.

Cosa avevi chiesto in particolare a Travis Smith per la copertina?
Gli ho mandato titoli e testi. E' ossessivo e ha bisogno di quel materiale pre creare. Ad altri artisti non importa niente e ti propongono il risultato di qualcosa che avevano già nella loro testa. Invece lui crea dalle tue idee e per questo riesci a sentire il suo lavoro come tuo. Inizialmente gli avevo proposto un'altra idea ma non andavamo da nessuna parte. Poi mi è venuto in mente di proporgli una versione personale della Nascita di Venere di Botticelli e così è nata la copertina.

A livello di letteratura e cinematografia cosa ti ispira?
All'inizio ho fatto grande uso di quello che mi avevano insegnato a scuolare quindi Leopardi, Ungaretti e così via. Poi quando è arrivata l'epoca di YouTube ho fatto un'overdose di documentari, scienza, archeologia, politica e tanta controinformazione che mi ha aperto gli occhi e a tratti scadeva quasi nel cospirazionismo. E' necessario imparare a discernere tra quello che ha senso e quello che è pura follia. Per quanto riguarda il cinema di recente ho amato molto Interstellar per il suo finale metafisico e trascendentale. Per chi ha vissuto periodi pesanti perdendo persone importanti un film come quello è consolatorio. Il messaggio, non solo religioso ma anche supportato dalla quantistica, è che continuiamo ad andare avanti.

Nella tua collezione quali sono gli album a cui sei più legato?
Se qualcuno entrasse a casa mia farebbe i soldi. Ho quasi la copia 666 di 'Deathcrush' dei Mayhem per dire. Poi tengo molto ai vinili di Schizo e Necrodeath e alle prime versioni della Peaceville e quindi band come Autopsy o Banished. Anche S.O.D. e gli ep dei Nuclear Assault con il poster dentro.

(parole di Carmelo Orlando)

Novembre
From Italia

Discography
Wish I Could Dream It Again... (1994)
Arte Novecento (1997)
Classica (1999)
Novembrine Waltz (2001)
Dreams d'Azur (2002)
Materia (2006)
The Blue (2007)
Ursa (2016)