Puoi introdurre la band con una breve biografia?
Abbiamo iniziato quattro anni fa con l'apocalittico, ruvido e distopico omonimo album. La produzione è dark e grezza. Durante le sessioni di registrazione ho seguito una struttura dogmatica. Potevamo accordare le chitarre solo una volta per canzone e non abbiamo perso tempo per settare i microfoni a opera d'arte. Questo ha reso il suono sbilenco e marcio. L'album successivo, 'II', è basato principalmente su un feeling spirituale e spettrale. Abbiamo cambiato dei membri ma il suono non è differito troppo dal primo album. 'Nyctophilian' invece è stato contraddistinto da un cambio di direzione importante. Ci siamo mossi verso un suono asciutto e pulito. Meno sporcizia e rumore. Credo sia piuttosto evidente che il terzo album è diverso dagli altri.
Quali sono le vostre influenze principali?
La musica è come il cibo. Se ti piace continui a mangiare e non importa quello che dicono gli altri. Se ti piace non smetterai mai di consumarla. Per quanto riguarda generi e stili dico sempre ai miei figli che bisogna sempre assaggiare e provare qualcosa di nuovo. Ho provato la musica classica dieci anni fa e sono rimasto folgorato. Da allora non c'è un solo giorno in cui non ascolti qualcosa di musica classica.
Come è nata questa fascinazione per la morte, la spiritualità e la decadenza?
Penso alla morte ogni giorno. Quella è una certezza. Sono sicuro che mi renda una persona migliore e più felice. Passo per l'oscurità perché sono da sempre curioso e ostinato. E' un percorso infinito di ispirazione.
Vi considerate più gothic o post punk? O goth-gaze come si legge su internet...
E' antipatico dare un nome alla propria musica. Anche darkwave potrebbe andare bene. Facciamo quello che ci piace, scrivo le canzoni che nascono nella mia mente ed è chiaro che siano adatte ad un pubblico con interessi nel gothic e nel post punk.
Cosa volevate cambiare o migliorare dopo 'II'?
Era venuto il momento di prendere una nuova direzione. Come ti dicevo i primi due album avevano più o meno lo stesso suono. Questa volta volevo togliere un po' di rumori e sono sicuro che anche gli altri membri non vedessero l'ora che accadesse. Scrivo in continuazione e fortunatamente non sono mai incappato nel blocco dello scrittore. Per il prossimo album passerò ad una strumentazione più elevata e darò fiducia al mio istinto. Lavoro in maniera veloce e ci sono voluti circa sei mesi prima di completare il materiale.
Il titolo da dove proviene?
Sono un nictofilo, mi piacciono l'oscurità, la notte e la luna. É un tema base che accompagna tutto l'album.
Puoi descrivere i simboli della copertina? C'è un significato particolare dietro ai corvi ed alle lettere dell'alfabeto?
Ci sono un sacco di direzioni simboliche nella copertina. C'è un riferimento alla tavola di Ouija che era un popolare strumento utilizzato per aprire le porte dei morti. In questo modo il disegno è stato configurato quasi fosse un'apertura della mente. Ognuno dovrebbe decodificare i simboli per conto proprio. Nelle culture latine le culture asiatiche vengono interpretata in maniera singolare. I simboli africani sono diversi da quelli occidentali. Il numero quattro ha un significato importante per i Then Comes Silence.
Dove avete registrato?
Ho uno studio a Stoccolma. Non mi piace utilizzare la parola “produttore” e preferisco semplicemente dire che registro i miei album. 'Nyctophilian' è l'ultimo album registrato per conto proprio. Il prossimo sarà prodotto da qualcun altro perché credo sia il momento di vedere la band sotto un'altra prospettiva.
Ti sei ispirato a qualche album in particolare in termini di produzione?
Tutti i primi dischi dei D.A.F. sono dei capolavori e adoro il primo album dei Killing Joke. Mi piace il suono degli album rock degli anni settanta. Per esempio quegli degli AC/DC con Bon Scott. Mi piace l'utilizzo dei layers negli album di My Bloody Valentine e A Place To Bury Strangers. Poi ci sono dei titoli che non smetterò mai di ascoltare: The Doors - The Doors, The Beatles - The White Album, Black Sabbath - Paranoid, Wendy Carlos - Switched-On-Bach, David Bowie - Diamond Dogs, Kraftwerk - Radioactivity, Kiss - Destroyer, Ramones - Leave Home, Joy Division - Unknown Pleasures, Dead Kennedys - Plastic Surgery Disaster, My Bloody Valentine - Loveless, Pixies - Bossanova, Obituary - Slowly We Rot, Boredoms - Chocolate Synthesizer, Air - Moon Safari, Cate Le Bon - Me Oh My.
Prova adesso a recensire 'She Loves The Night' e 'Spinning Faster'...
'She Loves The Night' è interamente dedicato alla piccola scena post punk che si è sviluppata nei club di Stoccolma. Tutta promossa da ragazze. Hanno un eccellente senso di quello che sta accadendo e organizzano concerti niente male. Tra i gruppi migliori della scena underground ti consiglio Hemgraven, Holograms, L'Obscurité and A Projection. 'Spinning Faster' parla brevemente della giovinezza e dell'accettare la vecchiaia fino ad abbracciare la morte.
Quali sono i vostri piani per promuovere l'album?
Siamo appena tornati da un bel giro di date in Europa. Abbiamo incontrato un sacco di persone interessanti e girato tre video per 'Spinning Faster', 'Animals' e 'Strangers'. Adesso possiamo concentrarci sul prossimo lavoro in studio.
Siete mai stati in Italia? Siete influenzati da qualche aspetto della nostra cultura?
Ci sono stato ma mai con la band a suonare. Adoro Rossini, Caldara e Verdi oltre a tutta una serie di colonne sonore horror prodotte nel vostro paese. Come band mi piacciono Abysmal Grief, Pankow e Ash Code.
(parole di Alex Svenson)