Sembra che siate tornati in Islanda appositamente per assistere alle spettacolari eruzioni vulcaniche degli ultimi giorni..
Ahahaha… in realtà siamo tornati da un paio di anni e siamo abituati a quanto duro ed allo stesso tempo meraviglioso possa essere il clima islandese però certi eventi naturali sono sempre unici. Le eruzioni sono avvenute a circa quaranta km dalla capitale e una sera, mentre tornavo nel mio paese d’origine, sono passato a vederle. Il cielo a Fagradalsfjall era rosso e la sensazione è stata bellissima. Mi ha ricordato Mordor del Signore Degli Anelli. Non è stata comunque pericolosa come nel 2010 quando i voli aerei europei furono interrotti a lungo, a causa dei fumi sprigionati.
Partiamo dal titolo del nuovo album. Perché ‘Monuments’?
Perché ogni canzone è una sorta di monumento di un certo periodo della nostra vita. Stavolta ho cercato di essere molto più aperto e personale con le liriche. Per esempio ‘This One’s For You’ è dedicata a mio fratello che è scomparso nel 2018 e quindi significa molto per me. Riguardare le sue foto è stata un’esperienza catartica.
A livello di artwork cosa volevate ottenere?
Avevamo discusso con altri due artisti per la copertina. Alla fine l’etichetta ci ha suggerito Sebastian Jerke e la sua idea ci è piaciuta molto. È molto prog, sognante e sviluppata attorno al nostro nome.
Com’è stato registrare l’album durante l’emergenza sanitaria?
Siamo stati fortunati perché abbiamo terminato le registrazioni a Febbraio e quindi non abbiamo dovuto affrettare i tempi. Siamo riusciti a spedire i master in tempo al nostro produttore e l’unico aspetto che ha subito dei ritardi è stato il mixaggio. In questo modo però abbiamo potuto curarlo in maniera maniacale. Lo abbiamo provato su quattro strumenti di diffusione diversi e finché non siamo stati totalmente soddisfatti non abbiamo dato l’ok.
Dove si sono svolte le registrazioni?
Allo storico studio Hljodriti di Syrland Hafnarfirdi. È stato il primo in assoluto costruito in Islanda ed è stato disegnato dallo stesso architetto che ha designato l’Electric Lady di Jimi Hendrix. Lo abbiamo scelto per ottenere un suono più caldo possibile come quelli di Rush, Deep Purple, Cream o Led Zeppelin.
Ho notato un basso più preminente e grasso rispetto al passato..
Puoi dirlo forte! In generale abbiamo cercato di avere un suono più potente sia di basso che di batteria. Abbiamo lavorato molto sulle frequenze dei bassi e Alexander ha usato tre differenti amplificatori mentre registrava.
Che chitarre hai suonato?
Soprattutto una Les Paul del 2004 con dei Marshall degli anni ‘60 ed un paio di pick up. La Telecaster che uso spesso dal vivo mi è servita solo per una intro.
Perché avete scelto ‘Whispers’ come singolo?
C’erano tanti pezzi che avremmo potuto scegliere come anticipazione dell’album. Abbiamo pensato che ‘Whispers’ andasse bene perché è un pezzo molto diretto, con una sensibilità pop ma allo stesso tempo complesso tecnicamente.
Cosa è “cristallizzato” nell’industria musicale?
Credo che la musica debba essere il riflesso di un sentimento di libertà assoluta. Non vogliamo sentirci legato o complicati da niente. ‘Crystallyzed’ è in un certo senso un pezzo di avvertimento nei confronti dei turisti che vengono in Islanda e pensano di potere fare qualunque cosa, non consapevoli che alcune zone sono molto pericolose.
Un paio di pezzi sono oltre gli otto minuti. State diventando più progressive?
É una bella domanda. Non saprei risponderti adesso ma non abbiamo pianificato nulla. Il tour con gli Opeth potrebbe averci condizionato in parte ma alla fine band come Gentle Giant e Rush hanno sempre fatto parte dei nostri ascolti.
Oppure più blues?
Mi piacerebbe tantissimo anche perché il blues è stato parte integrante della mia infanzia. Anche oggi ho una blues band con cui ho fatto un concerto l’anno scorso. Pure con i Vintage Caravan a volte ci perdiamo in jam blues in sala prove.
Sei ottimista sulla possibilità di realizzare Iceland Airwaves quest’anno?
L’estate scorsa siamo stati praticamente tre mesi di fila senza positivi e qualche piccolo show è stato fatto. Quest’anno con le vaccinazioni penso che si possa organizzare. È molto importante per noi e fa parte delle radici della band perché abbiamo suonato per tante edizioni di fila.
(parole di Óskar Logi Ágústsson)