-Core
Sonata Arctica
Finlandia
Pubblicato il 26/09/2009 da Lorenzo Becciani
Per cominciare vuoi introdurre "The Days Of Grays" ai nostri lettori?
Il nuovo album non è un concept ma i testi hanno tutti un velo dark e triste che li ricopre. In fondo riflettono come sta andando il mondo e non possiamo certo essere contenti. Dal punto di vista strettamente musicale credo sia un buon mix tra lo stile progressive di "Unia" e l"approccio classic metal che avevamo nei primi dischi.
"Unia" forse disponeva di una struttura più elaborata..
Senza dubbio ma anche in "The Days Of Grays" ci sono delle parti complesse. Alcuni pezzi sono invece molto easy listening ma sempre con una forte personalità.
Nella presentazione avete dichiarato che era tempo di fare un passo indietro e tornare da dove avevate iniziato. Quali sono le ragioni di questa scelta?
Credo che per una band sia importante crescere e con "Unia" abbiamo voluto provare certe sonorità ottenendo un buon riscontro. Non potevamo però farlo per sempre..
Quanto sono durate le registrazioni?
Dopo la fine del tour ci siamo presi due mesi di pausa e poi abbiamo iniziato a lavorare al nuovo album. Tony aveva già quattro/cinque canzoni pronte e così a inizio febbraio siamo andati nello stesso studio di "Unia" per registrarle. Le tastiere sono state aggiunte nel mio studio personale mentre Elias ha registrato in uno studio a Tampere. Questo è stato il primo passo poi verso maggio abbiamo completato il processo dando gli input definitivi e curando i dettagli. Per le orchestrazioni ci siamo rivolti a un ragazzo che ha lavorato con Lorraine King.
Le registrazioni sono state in qualche modo condizionate dalla pubblicazione del disco solista di Elias?
Direi proprio di no. Io ho fatto la mia parte in due/tre giorni mentre Elias lavorava al progetto da circa due anni e aveva le canzoni praticamente pronte.
Possiamo considerare "Flag On The Ground" come la vostra canzone più epica di sempre?
Siamo molto orgogliosi di quel pezzo. Tony l"ha riscritta tre volte. Abbiamo ancora dei demo con una versione molto punk del pezzo..
Avete girato il video in Polonia giusto?
Il video racconta di un cittadino inglese del diciassettesimo secolo che decide di emigrare in America per fare fortuna lasciando moglie e figlia a casa. E" una storia molto romantica nella quale noi stessi ci siamo immedesimati visto che quando siamo in tour dobbiamo separarci per qualche tempo dai nostri cari.
"The Days Of Grays" parla di morte e di altri argomenti difficili. A cosa si riferisce nello specificico "The Last Amazing Grays"?
Sono storie di lupi. Il pezzo ricorda "Paid In Full" di "Unia" ma è più compatto e diretto.
Com"è nata la collaborazione con  Johanna Kurkela?
"Deathaura" è uno dei pezzi più sperimentali dell"album e l"abbiamo inserita all"inizio per dimostrare a tutti che non ci spaventa rischiare. E" stato Tony a volere a tutti i costi Johanna sul disco anche se non possiede un background metal. Ha una voce fantastica e perfetta per quella canzone.
Quali sono i tuoi tastieristi preferiti?
La lista sarebbe lunga ma John Lord e Kevin Moore sono quelli che hanno influenzato di più il mio modo di comporre.
Qualche settimana fa vi ho visto suonare all"Ankkarock Festival di Helsinki e il concerto è stato davvero ottimo. Dobbiamo aspettarci la stessa intensità anche quando tornerete in Italia?
Questo è sicuro. La scaletta sarà più bilanciata con brani del nuovo disco, qualcosa di "Unia" e alcuni classici del gruppo. Col passare degli anni è sempre più difficile scegliere le canzoni da suonare. Fortunatamente se ne occupa quasi sempre Tony...
State per partire per l"America. Che tipo di audience vi aspetta?
Non molto diversa da quella scandinava specialmente se suoni nel Nord America o nel Canada. Il tipo di pubblico che preferiamo è sicuramente quello italiano o spagnolo perché vi lasciate molto più andare.
Alla fine del tour registrerete un dvd?
Abbiamo intenzione di pubblicare un doppio dvd. Registreremo un concerto per intero e nel secondo dischetto ci divertiremo a inserire spezzoni di altre esibizioni, extra e drinkin" stuff...
Anche perché "For The Sake Of Revenge" non era un prodotto all"altezza del vostro nome..
Rispetto la tua sincerità. Cercheremo di fare le cose in grande stavolta.
Rivolgendovi a un pubblico sempre più vasto è cambiato in qualche modo il vostro approccio dal vivo?
Nel modo di suonare live per niente. Siamo sempre gli stessi con i nostri difetti ma tanta energia dentro di noi. E" aumentata sicuramente l"attenzione per la nostra immagine su internet e nel rapporto con chi ci segue. La rete è come il selvaggio west e ci vogliono persone preparate e consulenti per prendere decisioni importanti e curare al massimo la presentazione.
 
(parole di Henrik Klingenberg)
Sonata Arctica
From Finlandia

Discography
1999 – Ecliptica
2001 – Silence
2003 – Winterheart's Guild
2004 – Reckoning Night
2007 – Unia
2009 – The Days of Grays
2012 – Stones Grow Her Name
2014 – Pariah's Child
2016 – The Ninth Hour
2019- Talviyö
2024 - Clear Cold Beyond