E' stato difficile tornare a comporre canzoni proprie dopo 'Skeletons In The Closet'? Non è mai semplice approcciarsi alla scrittura di nuovo materiale ma non mi pare che ci siano state difficoltà particolari rispetto agli album precedenti. Quando entri in studio hai bisogno di levarti un po' di pressione di dosso, focalizzare bene i tuoi obiettivi e tenere a mente gli errori commessi in passato per non ripeterli. La differenza principale sta nel fatto che questa volta abbiamo passato più tempo in studio. In estate vi siete fermati due settimane per suonare dal vivo e preparare al meglio il tour americano.. Eravamo in un momento nel quale c'era bisogno di staccare un attimo e rilassarci senza mollare troppo la presa. 'Relentless Reckless Forever' stava prendendo forma con le melodie e le parti heavy. Per renderlo un disco dei Children Of Bodom al cento per cento abbiamo partecipato a qualche festival in modo da recuperare la freschezza necessaria per registrare le nostre parti. Avere la possibilità di condividere le nostre idee con un produttore del calibro di Matt Hyde ci ha spinto a dare il massimo e non fermarci alle prime difficoltà. Rispetto a 'Blooddrunk' le nuove canzoni sono più varie e meno dark. Possiamo dire che avete conquistato gli States? Siamo debitori nei confronti di coloro che hanno organizzato le date con i Black Label Society che ci hanno permesso di suonare per la prima volta davanti a tante persone che non avevano avuto l'opportunità di assistere a niente del genere. Trovo che l'abbinamento fosse perfetto e l'essere entrati tra i primi cinquanta dischi nelle classifiche americane è il segnale che stiamo seguendo nella direzione giusta. Eravamo curiosi di vedere come sarebbe stata la reazione del pubblico a 'Was It Worth It' che non è esattamente la tipica canzone dei Children Of Bodom e il riscontro è stato pazzesco. Se dovessi citare due gruppi americani su quali punteresti? Sugli Slayer e sui Lamb Of God che sono riusciti a costruirsi una carriera di assoluto rispetto partendo dal nulla. Quali obiettivi vi eravate preposti prima di entrare in studio? Come ti dicevo abbiamo lavorato a lungo sui brani e questo ci ha permesso di scegliere con calma quello che ritenevamo facesse al caso nostro. Non abbiamo avuto paura di esplorare nuovi territori e allo stesso tempo siamo tornati ad essere selvaggi come agli esordi. Qual è il sacrificio più grande che hai dovuto compiere per fare parte della band? Ero molto giovane quando ho iniziato e magari se avessi scelto un'altra strada avrei frequentato l'università ma la musica ha sempre fatto parte della mia vita. Le persone che ho attorno in questo momento sono la mia famiglia e quindi non ritengo sia stato un sacrificio. Avere allargato progressivamente la vostra audience ti ha reso più risoluto in quello che fai quotidianamente come musicista? Suonare nei Children Of Bodom è il mio lavoro. Altre persone hanno un lavoro diverso ma gli amici sono sempre i soliti. Non è cambiato molto da quando abbiamo pubblicato 'Something Wild'. Siamo solo più maturi sul palco e abbiamo più soldi per gli effetti speciali. Qual è lo svantaggio peggiore nell'essere un'icona del metal? Il nostro obiettivo è quello di raggiungere più persone possibili e suonare in posti sempre nuovi quindi qualunque ostacolo si frappone nel mezzo diventa un limite da abbattere. L'etichetta metal è considerata limitante da molti ma non per me. Amo tutto quello che faccio. Quando ci siamo incontrati nel backstage dell'Ankkarock hai affermato con cognizione di causa che il migliore concerto del festival era stato quello di Chisu.. Bisogna distrarci a volte. Altrimenti troppo metal pueograve; fare male..
(parole di Henkka eldquo;Blacksmitherdquo; Seppala)
Something Wild (1997)
Hatebreeder (1999)
Follow the Reaper (2000)
Hate Crew Deathroll (2003)
Are You Dead Yet? (2005)
Blooddrunk (2008)
Relentless Reckless Forever (2011)
Halo of Blood (2013)
I Worship Chaos (2015)
Hexed (2019)