Cos'è Mombu? Mombu è un loa balbuziente, creatore di tempeste e piogge torrenziali. Inizialmente l'abbiamo scelto perché questi suoi poteri potevano rispecchiare la nostra idea musicale e il rapporto con la religione anche se nel periodo che abbiamo dedicato alla composizione dei brani siamo sempre stati accompagnati dalle piogge. Addirittura il primo concerto ha corso il rischio di essere annullato a causa di un alluvione che rischiava di distruggere una diga. A causa di questo e altri particolari pensiamo che la nostra musica sia di suo gradimento. Quando è nata l'idea di dare alla luce un progetto del genere? Da circa due anni gran parte dei discorsi tra di noi consistevano nel voler creare un progetto percussivo di matrice africana ma con l'impatto di una musica più occidentale come il metal, grind, hardcore. L'idea iniziale era quella di partire subito in quarta formando un ensamble di percussioni, ma coordinare il tutto si riveleograve; una scelta lenta e difficile da gestire. Quindi abbiamo optato per il lavoro inverso cioè basare l'anima del progetto su un nucleo solido composto da noi due per poi come un prisma allargarsi a differenti soluzioni ritmicomelodiche come è accaduto sul disco che ha visto coinvolte un percussionista cubano e Stefano, chitarrista degli Psychofagist. Nel vinile che uscirà prossimamente ad arricchire la nostra musica saranno presenti altri ospiti Ci sono stati dei mutamenti rispetto all'idea iniziale? Avete incontrato delle difficoltà particolari a trasportare su formato digitale quanto nato dal vostro connubio? Come detto sopra l'idea iniziale era quella di formare un orchestra. abbiamo volutamente deciso di non usare metronomi digitali per non rendere meccanica un'idea che trova le sue origini nella fisicità. non crediamo che in un rito voodoo ci sia l'ausilio del click. In percentuale quanto troviamo di Zu, Neo e Udus in questo disco? In Udus erano già presenti accenni musicali di tipo africano. Mombu invece è un progetto basato su un idea musicale ben precisa, crediamo che sia naturale che saltino all'orecchio alcune forme di linguaggio che appartengono ad entrambi ma abbiamo lavorato su delle matrici che esulano dalle nostre radici. Rispetto a progetti precedenti questo album rivela un suono più ballabile, un beat selvaggio che non finisce mai di stupire. Da dove deriva questa impostazione? Ci fa piacere che ce lo chiedi perché il beat è sempre stata l'idea principale del progetto e uno degli scopi per noi è quello di riuscire a far muovere le chiappe di chi viene e verrà ai nostri concerti. Se poi nessuno ha voglia di ballare è sempre libero di pogare!! Nella mia analisi ho affermato che la bellezza di 'Stutterer Ancestor', 'Regla De Ocha' e 'Ten Harpoon's Ritual' risiede in una struttura compositiva meno legata all'improvvisazione e più studiata. E' una corretta intuizione? Le parti improvvisative all'interno di Mombu sono ridotte all'osso, abbiamo volutamente sudare per due mesi e comporre tutto nei minimi dettagli dato che mombu è progetto nato grazie ad un idea ben precisa e crediamo/speriamo che dal disco si riesca a comprendere.. ascoltatelo e poi diteci. Cosa vi ha spinto a rivolgervi a Matteo Spinazzè e James Plotkin per registrazione e masterizzazione? Sia Matteo che James sono amici e collaboratori abituali degli Zu quindi chi meglio di loro avrebbe potuto capire il suono che volevamo. Avete intenzione di aggiungere altri musicisti alla formazione dal vivo? Nel concerto di presentazione di Roma abbiamo già suonato con una formazione allargata che ha previsto due percussionisti e speriamo, come dicevamo prima, di arrivare ad un organico molto più allargato. Mombu ha la decisa intenzione di ospitare al suo interno molta Africa nera. Avete trovato un ambiente accogliente in Subsound? Meglio di quanto ci aspettassimo perché Davide si è mostrato subito coinvolto non solo dal punto di vista musicale ma anche e soprattutto sul piano spirituale che abbiamo voluto descrivere con Mombu. Dobbiamo attenderci un altro disco in futuro? Le rune si sono manifestate ai nostri occhi. La runa di Odino , la runa del destino, senza simboli inscritti, si tratta forse della runa più potente ed è di buon auspicio. Attualmente Mombu è pieno di entusiasmo, idee, e voglia di evolversi quante più volte possibile. intanto la prima meta sarà quella di arrivare a costruire la Mombu Orchestra con un organico di almeno quattro percussionisti per poi definire i passi successivi considerandoli in maniera ponderata nel tempo.