Cosa succederà di divertente nelle nostre vite da domani?
'Get Nice!' vuole essere uno stimolo a fare quello che ti diverte. Questo significa che da domani dovrai sforzarti di spassartela sia che si tratti di bere con gli amici sia che tu debba studiare gli integrali matematici.
Dove vi trovate in questo momento?
Siamo a casa dopo un tour di oltre un mese. E' bello essere a Orange County. Il tempo è grandioso e i tacos sono deliziosi.
Siete nel music business da quindici anni. Quanto è cambiato il vostro approccio in questo periodo?
Sicuramente abbiamo un senso migliore degli affari rispetto agli inizi. Penso che siamo progrediti anche a livello di songwriting e mi auguro che siamo anche diventati più belli.
Vi siete stufatti di tutti i giornali che parlano ancora di 'Playmate Of The Year' e 'MFZB'?
Non è un problema perché fa parte del nostro passato. Allo stesso tempo siamo eccitati dall'uscita di 'Get Nice!'. Suonare le nuove canzoni e vedere la reazione del pubblico è stato esaltante.
Hai ancora i numeri di telefono delle tipe di quel famoso video?
Assolutamente sì e non li avrai..
Avete un rapporto speciale con il Giappone. Cosa vi piace soprattutto di quella gente?
E' un posto fantastico. Quasi una seconda casa per noi. Negli anni abbiamo accumulato diversi amici e gli ultimi concerti sono stati folli.
Ritengo che questo sia il migliore album con Matty Lewis dietro il microfono. Vi ha aiutato ad avere meno timori in studio?
Sono d'accordo con te sul fatto che 'Get Nice!' sia un disco completo. Le canzoni sono positive e trascinanti. Il nostro cantante ha preso lezioni di karate e imparato a scalare le più ardue montagne. Adesso è invincibile.
A livello di produzione hai notato delle differenze particolari?
Mentre scrivevamo le nuove canzoni ci siamo costruiti uno studio personale. Questo ci ha fatto risparmiare un sacco di tempo donandoci la libertà di fare quello che volevamo. Jason Freese ci aveva supportato anche su 'Panty Raid' e lavorare con lui è sempre un'esperienza educativa.
Hai visitato di recente la tua terra di origine?
Sfortunatamente non torno in Iran da quando avevo sei anni. I miei genitori si sono trasferiti negli Stati Uniti come rifugiati ma mi piacerebbe tornarci un giorno.
Di cosa parlano 'The Joke's On You' e 'Demon Days'?
Quando ero adolescente cercavo sempre di interpretare le canzoni che ascoltavo in base a quello che accadeva nella mia vita. E' così che mi sono legato in maniera indissolubile a certi dischi. Per questo preferisco non addentrarmi nel significato specifico dei testi e lasciare che l'ascoltatore possa decidere con la propria testa.
Cosa cambieresti dell'industria musicale?
Internet e i social network lo hanno già fatto. Le label non hanno più senso di esistere e penso sia una novità positiva perché permette a chiunque di esporsi a generi totalmente nuovi.
Quando tornerete dalle nostre parti?
Siamo stati in Italia tante volte e suoneremo vicino a novembre nei pressi di Novara. Sarà un party selvaggio.
Qual è il disco rap più interessante che hai ascoltato negli ultimi anni?
Mi piace molto il disco di Wiz Khalifa. Se non l'hai ancora preso ti consiglio di farlo al più presto.

(parole di Alì Tabatabaee)