Sono passati parecchi anni dal vostro ultimo album e molti pensavano che la band fosse sciolta definitivamente. Quali sono le ragioni di questo comeback?
Penso che la ragione ultima sia che la musica è come un richiamo innato a cui alla fine non puoi resistere. Sono stato anni per così dire in stand-by poi un giorno di colpo ho semplicemente riavvertito la voglia di creare musica. E' stato tutto molto spontaneo, per nulla ragionato, un impulso.
Una delle cose che colpiscono subito è la line-up rivoluzionata. Oinos , Jacopo Rossi e Deimos sono garanzie, ognuno nei propri ruoli. Perché questa rivoluzione? E come è nata la collaborazione con questi musicisti?
La rivoluzione è stata in senso buono forzata da due aspetti. Il primo perchè erano passati molti anni, un periodo nel quale con i restanti membri originali avevo perso qualunque contatto eccezione fatta con Fabrizio. Quando ho voluto iniziare da capo mi sono reso conto che ero profondamente cambiato come musicista. Amo molto il nostro passato ma quella era la produzione di un musicista che ora non esiste più, avevo voglia di esprimermi in altri modi e se consideri che la nostra tastierista si è trasferita in Olanda, e che il batterista aveva lontani dal death ecco che la via si è palesata spontanea. Avevo solo parlato con Fabrizio annunciandogli la mia intenzione e devo dire di aver avuto da lui il massimo supporto. Oinos come Jacopo mi è stato introdotto da Tommy dei Sadist e Deimos è letteralmente comparso di sua iniziativa!
A colpire poi è la bellezza di 'Kosmo'. Un comeback così inaspettato con un prodotto davvero eccelso sotto tutti i punti di vista è qualcosa che ti fa ben sperare, che la musica underground non sia in crisi d’identità.. Il vestito sonoro dei Will O Wisp è cambiato rispetto al passato. Ora la matrice prog ha preso il posto alle atmosfere gotiche e malinconiche di 'Unseen' ed 'Enchiridion'. Una necessità compositiva o la voglia di cimentarsi e confrontarsi con altre realtà sonore?
Entrambe le cose direi. Come accennavo sono passati anni dalla composizione di quei lavori. Io sono cambiato coem persona e come musicista e così sono mutate le mie esigenze, o meglio ancora il mio senso di espressione. Sono cresciuto con un certo tipo di death e desideravo svilupparne una mia visione.
Pur essendo un album ricchissimo di spunti, idee, cambi d’atmosfera, articolato 'Kosmo' risulta all’ascolto molto arioso. Le canzoni sono subito identificabili con geniali arrangiamenti. I pezzi esulano dalle ferree regole stilistiche del prog death. E’ stato tutto istinto oppure è una cosa comunque preparata a tavolino?
'Kosmo' è stato scritto di getto, lo studio severo è stato quello delle parti strumentali, ma la stesura è stata molto spontanea. Una caratteristica di Will'O'Wisp penso si possa dire è sempre stata quella di non aver regole. Ci si mette al servizio della musica e qualunque cosa venga ritenuta arricchente la si considera e ove possibile la si incorpora. Non ci sarebbe nulla di male a mettere le cornamuse in un pezzo brutal se la canzone ne guadagnasse! L'importante è a mio avviso, arrivare a scrivere musica che porti delle idee.
Quanto è difficile per una band un ritorno sulle scene dopo tutto questo tempo?
Dipende dalla passione che vi riversi a mio parere. Le difficoltà credo siano più o meno sempre le stesse, tempo, denaro investito e fatica. Per noi esisteva un piccolo "ostacolo" aggiuntivo, ossia il venire da una storia che aveva raccolto consenso, per cui avendo definitivamente cambiato direzione musicale, ci si era posti il quesito di come saremmo stati accolti, ci sarebbe dispiaciuto "macchiare" il nome con un episodio poco significativo. A pezzi fatti sentivamo che il lavoro "suonava" ma il responso critico era comunque una incognita. Grazie al cielo è andato bene ovunque, e questo ci ha dato veramente una grande soddisfazione.
Quanto hanno contribuito gli altri membri della band nella composizione? Le strutture di batteria sono fenomenali ed Oinos, non lo scopriamo certo adesso, è un batterista, oltre che ultra preparato anche molto carismatico ed eclettico. In 'Kosmo' si sente una certa fratellanza ritmica con un’altra grande band ligure….
Se come composizione intendiamo le partiture direi che il novantanove per cento del lavoro viene dalla mia penna. Oinos ha contribuito con uno spendido assolo di tastiera e nella co-stesura di 'Sutratma-Buddhi'. Il discorso ovviamente cambia se entriamo nel merito delle singole parti. Gli arrangiamenti di batteria sono tutti suoi così come ogni frase o nota del basso sono parto di Jacopo. Non mi permetterei mai di entrare nelle loro personali sfere. Will'o'Wisp è in questo un progetto molto libero, in cui ognuno si pone al servizio degli altri e della band. Io me ne esco con le parti di chitarra, le melodie e le tastiere ma poi ogni musicista sentiti i riff ed il dipanarsi delle partiture apporta il suo lavoro con la massima libertà di espressione Per quanto riguarda l'altra grande band è indubbio avere una certa comunanza con loro e per noi è motivo di grande soddisfazione. I Will'o'Wisp sono spesso stati accostati a Sadist, la cosa non può che farci piacere. Ogni band ha la sua forte personalità ma quando parli di contesti progressive alcuni aspetti tendono ad avvicinarsi.
La Nadir music sta facendo un ottimo lavoro con la promozione del proprio roster. Come vi state trovando con loro e quali sono i prossimi passi?
Ottimamente. Direi che Trevor e i ragazzi della Nadir sono di quanto meglio potevamo incontrare. Il management è serio, scrupoloso ed altamente professionale. Il prossimo passo al momento è lo studio delle tracce che comporranno il successore di 'Kosmo'. E ' un lavoro che si sta rivelando una vera sfida, credo e spero che quanto abbiamo in mente si rivelerà una vera sorpresa.
Oltre ad essere una delle menti dei Sadist Tommy Talamanca è anche un noto produttore che è riuscito negli anni ha crearsi una certa identità sonora. Non poteva esserci persona migliore per dare dinamismo a 'Kosmo'. Come è stato lavorare con lui? Come si sono svolte le registrazioni?
Con Tommy il lavoro è andato alla grande. Difficilmente trovi un produttore che alla competenza aggiunga la passione ed un'instancabile propensione al lavoro ed al perfezionismo. Le registrazioni si sono svolte in maniere molto ordinata, drums quindi basso chitarre ritmiche ed alla fine voce e solista. Ascoltando il disco credo si possa cogliere la cura in ogni dettaglio, anche il più piccolo.
Se non erro 'Kosmo' è un concept album sul Bardo Thodol. Puoi parlarcene?
Esatto. Il lavoro narra degli insegnamenti impartiti al morente affinche egli possa essere guidato nel processo di reincarnazione. 'Kosmo' è stato il disco della rinascita e mi è venuto istintivo associarvi questa tematica. Per noi i testi sono sempre stati paritetici alla musica. Le lyrics sono importantissime. Will'O'Wisp ha sempre trattato di culture antiche religiose, ha sempre cercato di mantenere viva una tradizione, la trasmissione di culture lontane, spesso morte da millenni eppure di enorme valore esoterico-filosofico. La musica per me è molto sacrale, paradossalmente la vedo eseguita in ambienti particolari, o piccoli teatri, insomma ho un concetto molto esoterico in questo. Anche il prossimo lavoro sarà un concept a sfondo religioso e anticipando qualcosa saranno le note stesse ad essere inserite in modo "mistico".
Ogni uomo dovrebbe avere un proprio cosmo interiore dove attingere per migliorarsi e riflettere sui propri sbagli. Un cosmo potrebbe essere l’anima?
L'anima o meglio ancora lo spirito è la mente. Tu sei quello che pensa, noi sei ciò che pensi. E' un livello di visone superiore, spesso siamo schiavi dei nostri pensieri, spesso attribuiamo loro forza o vita quando in realtà siamo noi a farli vivere. Comprendersi è un processo lungo ed estremamente doloroso. Per andare oltre devi passare in mezzo. Spesso non è piacevole. Siamo energia e vibriamo con delle frequenze, sta a noi portarci in armonia, ed il bello è che è come la musica, la strada è infinita perchè potrai sempre migliorare, bisogna volerlo ed essere disposti a soffrire.
C’è un piacevole ritorno a sonorità più strutturate ed il death tecnico sta prendendo piede come accadde negli anni novanta ma forse con meno personalità. Cosa vi ha colpito maggiormente come ascolti ultimamente?
Sicuramente gli Obscura ma più 'Cosmogenesis' di 'Omnivium', 'Traced In Air' dei Cynic, alcune cose djent e qualche sprazzo di metalcore. Inutile dire sto bramando moltissimo il nuovo album dei Voivod che amo alla follia. Mi è piaciuto molto anche l'ultimo Slayer. Ho apprezzato meno certe derive ipertecniche che se da un alto suscitano plauso ed ammirazione dall'altro appaiono spesso come mere esposizioni esecutive, ove il riffing assume meno importanza rispetto alle note in sè. Capisco che in certi generi il mercato poi richieda quegli standard, ma preferisco sentire riff che cascate di note suonate in ogni modo. Pensa ad 'Incurso' degli Spawn Of Possession, un album tecnicamente meraviglioso ma che tende troppo spesso a perdersi in narcisismi a mio modesto avviso non troppo "musicali". Sarò nostalgico ma il death tecnico per me è e resta quello posto fra 'Human' e 'Focus'.
Avremo il piacere di ascoltare tutta la bellezza di 'Kosmo' in sede live?
Mai dire mai, anche se sembra una frase fatta. Dipenderà dalle situazioni. Come sai sedici anni fa decidemmo di smettere coi live e non ne ho mai sentito nè il rimpianto nè la necessità. La musica per me è avere lo strumento in mano, scrivere e studiare, creare. Il resto assume un'importanza molto secondaria. Sono una persona molto istintiva in tutto ed ho seguito questa mia esigenza. Magari un giorno mi scatterà la voglia e ci vedrai suonare ovunque.
(parole di Paolo Puppo)