-Core
Holy Moses
Germania
Pubblicato il 19/04/2014 da Lorenzo Becciani

Siete dei veterani del thrash metal e la vostra carriera è cominciata nei primi anni ottanta. Sei sorpresa di questa nuova ondata di thrash revival? Lo trovi positivo o negativo per il movimento?
Credo che sia positivo indipendentemente da quello che sono le qualità individuali di ciascuna band. E' la dimostrazione che la purezza del thrash è qualcosa di tangibile. Altrimenti la scena non potrebbe mai essere ancora viva.

Quanto tempo avete impiegato a comporre e registrare 'Redefined Mayhem'?
Un anno e mezzo circa. Dopo averlo registrato ci siamo resi conto che suonava troppo tecnico e lo abbiamo reso più moderno cercando uno stile personale. Non vogliamo essere una brutta copia degli anni ottanta come fanno in tanti. Si trattava di un nuovo album dopo tanti anni e per questo abbiamo cercato di aggiornarci. Gli Holy Moses non hanno mai pubblicato canzoni thrash standard e non lo faranno mai. Scriviamo quello che ci piace senza scendere a compromessi.

Dove lo avete registrato?
Nello studio di Thomas che si è occupato anche della produzione. Alcune parti vocali sono state registrate nel piccolo studio che mi sono costruita a casa.

Quanto è difficile trovare il giusto equilibrio tra passato e presente?
La memoria di quello che hanno rappresentato nella storia gli Holy Moses è sempre viva ma siamo nel 2014 e dobbiamo rendercene conto. Noi e chi ci ascolta. Credo che la mia voce rappresenti il legame più forte con il passato. E' questa e non potrei cantare diversamente. I nuovi musicisti amano questo mix tra vecchio e nuovo e possono sperimentare come se fossero in una band appena nata.

Adesso prova a recensire 'Hellbound' e 'Redemption Of The Shattered' per i nostri lettori...
Sono molto affezionata ad 'Hellbound' perché è la prima canzone che abbiamo terminato e credo sia un'opener davvero unica. 'Redemption' invece è breve, veloce, ricca di groove, molto oscura ma allo stesso tempo estremamente tecnica.

Di cosa parla 'Undead Dogs'? Hai preso ispirazione da tutti queste pellicole sugli zombie che sono in circolazione?
In realtà l'ispirazione è più psicologia. E' una sorta di sensazione che ci accompagna ogni giorno.

Sei entrata nella band nel 1982. Cosa ricordi delle registrazioni del demo 'Satan's Angel'?
Non sapevo niente di come si registrasse un disco. Non avevo idea di come funzionasse un registratore di cassette professionale. Adesso ci sono iPad e computer ma le vibrazioni di allora erano qualcosa di incredibile.

Prima di registrare un full length vero e proprio avete diffuso diversi demo. Come funzionava esattamente il tape trading? Possiedi ancora delle musicassette di quegli anni d'oro?
Il motivo principale era che non avevamo pianificato di pubblicare un album! Non avevamo un contratto discografico e per noi era già molto quello che facevamo. Ricordo che circolavano queste cassette a scuola e nelle sale prove. Ad un certo punto il fenomeno divenne bizzarro perchè alcune cassette erano di culto anche se la musica faceva schifo! Ho ancora i primi demo tape di Destruction e Kreator quando ancora si chiamavano Knight Of Demon e Tormentor ma ti assicuro che eravamo in contatto con band davvero bizzarre.

'The New Machine Of Liechtenstein' era fantastico. Pensi che abbia sofferto di mancanza di promozione da parte della Warner Bros?
La promozione fu eccellente. Il problema è che quando si accorsero che stavamo vendendo più delle loro aspettative decisero di cambiarci per vendere ancora di più e questo non ci andò giù. Volevano cambiare il songwriting, l'accento della mia voce ed avere dei singoli da trasmettere attraverso le radio. Non potevamo lavorare in quel modo e decidemmo all'unanimità di mantenerci fedeli alla linea.

Che rapporto avete con il mercato americano?
'The New Machine Of Liechtenstein' è stato senza dubbio il nostro album che ha avuto maggiore riscontro da quelle parti anche perché a produrlo fu Alex Perialas che collaborava da tempo con band del calibro di Nuclear Assault, Anthrax e Overkill. Diverse etichette ci cercarono ma non siamo mai riusciti ad organizzare un tour negli Stati Uniti e questo ci ha penalizzato. E' un nostro obiettivo e siamo convinti di poterlo realizzare con questo album.

Com'è stata ricevuta la compilation per i trent'anni di attività della band?
Molto bene perché la gente ha capito che era un modo per guardare al futuro.

Devo essere onesto. La produzione per me era terribile. Soprattutto la batteria era penalizzata nel mixaggio. Nel nuovo album invece la batteria è potente come in qualunque buon album metal...
Sono d'accordo con te. Abbiamo provato a registrare in maniera differente stavolta. Inoltre Gerd è più inserito nella band.

Il nuovo artwork è fantastico e ho visto che la SPV rilascerà un'edizione in vinile niente male. Sei una fan del vecchio formato?
Sono una vera collezionista. Ho la casa piena di dischi e quasi settemila cd.

A metà degli anni novanta ti sei distinta anche con i Temple Of The Absurd con cui hai pubblicato due album. Come li giudichi adesso?
In quel periodo erano sicuramente dei buoni album. Magari avrebbero potuto venire meglio ma non ha senso pensarci adesso. Uscirono in vinile limitato. Mi sembra mille copie. Quindi adesso dovrebbero essere una rarità.

E' vero che quando provavate in una chiesa ad inizio carriera veniste cacciati perché avevate girato i crocifissi sulle pareti?
A quei tempi non ero ancora nella band. Credo che vennero cacciati soprattutto perché facevano troppo rumore. Finimmo per provare a scuola..

Sei religiosa?
Sono battezzata e cresciuta con educazione cattolica. Anche se non sono religiosa sono comunque aperta a tutti i segni positivi.

Sei nel movimento metal da una vita! Come descriveresti il metallaro medio? Hai mai pensato che fosse un pò troppo chiuso di mente?
E' grazie a loro se sono ancora qui dopo trent'anni. Devo ammettere che sono felice di avere conosciuto tante belle persone nel corso della mia carriera. Ho conosciuto anche delle teste di cazzo ma in numero decisamente minore. Oltre a nutrire una grande passione per la musica i metallari tendono a proteggersi e questa è una caratteristica peculiare che nessun altro genere possiede.

Sappiamo tutti delle groupies ma quanti “toy guys” hai incontrato nel backstage durante questi anni?
Pochi anche perché spavento buona parte degli uomini ahahah...

(parole di Sabine Classen)

Holy Moses
From Germania

Discography
Queen of Siam (1986)
Finished with the Dogs (1987)
The New Machine of Liechtenstein (1989)
World Chaos (1990)
Terminal Terror (1991)
Reborn Dogs (1992)
No Matter What's the Cause (1994)
Disorder of the Order (2002)
Strength Power Will Passion (2005)
Agony of Death (2008)
Redefined Mayhem (2014)
Invisible Queen (2023)