Difficilmente la Neurot Recordings di Steve von Till propone qualcosa di scarso a livello qualitativo ma in questo caso siamo davanti ad una vero e propria gemma di musica estrema. Il gruppo belga non è certo nuovo all’ambiente ed in carriera può vantare altri cinque full lenght e numerosi EP e split, con altri membri del collettivo Church Of Ra come Oathbreaker e The Black Heart Rebellion. In termini di stile non ci sono stati cambiamenti sussultori o comunque significativi ma a livello di estro e profondità gli Amenra si sono spinti sempre più avanti riuscendo a costruirsi una solida fanbase anche all’estero. Trattasi di post metal, doloroso e catartico, di sonorità che ti rapiscono dentro e non ti restituiscono facilmente alla coscienza che serve per andare avanti di giorno in giorno. Una serie di cicatrici, a tratti prodotte da divagazioni doom ed in altri casi da suoni sporchi e sludge fino al midollo, che prendono i nomi più disparati - ‘Children Of The Eye’, ‘A Solitary Reign’ o ‘Diaken’ - e rimangono in evidenza più a lungo di quelle lasciate da altri colleghi (Wolves In The Throne Room, Agalloch, Cult Of Luna o Celeste giusto per fare qualche nome). Le registrazioni si sono svolte in Belgio ai Daft Studios/Manufacture de Malmedy, sotto la supervisione di Billy Anderson (Swans, Sleep) e Lucas Raport, mentre del mixaggio e della masterizzazione si è occupato Jack Shirley (Deafheaven, Whirr) agli Atomic Garden di San Francisco. Le grida strazianti di Colin H. van Eeckhout spezzano i momenti più cristallizzati, la batteria sembra registrata in uno scantinato e rispetto a ‘Mass V’ il basso è sempre in primo piano.