-Core
Wasteland
Riverside
InsideOut
Pubblicato il 17/09/2018 da Lorenzo Becciani
Songs
01. The Day After
02. Acid Rain
03. Vale Of Tears
04. Guardian Angel
05. Lament
06. The Struggle For Survival
07. River Down Below
08. Wasteland
09. The Night Before
Songs
01. The Day After
02. Acid Rain
03. Vale Of Tears
04. Guardian Angel
05. Lament
06. The Struggle For Survival
07. River Down Below
08. Wasteland
09. The Night Before

Alla luce del successore di 'Love, Fear And The Time Machine', nel frattempo è uscita la raccolta ‘Eye Of The Soundscape’, si comprende finalmente la vera natura del progetto solista di Mariusz Duda e quanto, al momento della sua nascita, gli addetti ai lavori abbiano sbagliato nei loro giudizi. Grazie a Lunatic Soul il leader dei polacchi ha potuto infatti sperimentare soluzioni melodiche ed arrangiamenti differenti e adesso il confine con i Riverside è sul serio irrisorio. Con il passare degli anni il songwriting del cantante-bassista nativo di Wegorzewo è diventato sempre più vario e oscuro e l'album in questione non si limita a sommare ad un copione consolidato elementi presi in prestito dal post rock e dalla neo-psichedelia ma si eleva a livelli tecnico-compositivi superiori rispetto al passato. La solenne introduzione di 'The Day After' anticipa le due tracce più caratteristiche del lavoro ovvero 'Acid Rain' e 'Vale Of Tears' (in bilico tra lo Steven Wilson di ‘Grace For Drowning’, gli Iron Maiden e gli ultimi Opeth), all'interno delle quali potrete ammirare tutti gli elementi che hanno reso celebre la band in ambiente progressive ma anche un fervore melodico tutto nuovo. Seguono le ballate 'Guardian Angel' (vicina a certe cose di Jerome Reuter aka Rome) e 'Lament', la prima più standard e la seconda capace di interpretare in maniera moderna la lezione dei Porcupine Tree di ‘Lightbulb Sun’ e ‘In Absentia’. 'The Struggle For Survival' è maggiormente indicata a chi ama i passaggi strumentali più intricati mentre la title track suggella un concept che riflette l'attuale stato di divisione tra gli esseri umani ma anche la profonda depressione seguita dalla tragica scomparsa di Piotr Grudzinski. Quest'ultimo non è stato sostituito e nell'occasione sono stati invitati in studio due chitarristi di valore quali Maciej Meller e Mateusz Owczarek, oltre al violinista Michael Jelonek. Il tema apocalittico affrontato nei testi si addice alla perfezione agli scenari claustrofobici ed alle fughe ipnotiche delle tastiere di Michael Lapaj che regalano un tocco avanguardistico alla release. Una alternanza di colori vivi e tenui che impedisce all’ascoltatore di annoiarsi ed in definitiva un album che sovrasta la concorrenza nel catalogo di InsideOut e dimostra come la bellezza del prog non consista per forza nella rigidità delle sue regole bensì nella capacità di riflettere mood differenti grazie ad una consapevolezza nei propri mezzi tecnici senza precedenti.

Riverside
From Polonia

Discography
ID.Entity (2023)
Wasteland (2018)
Eye Of The Soundscape (2017)
Love, Fear And The Time Machine (2015)
Shrine Of New Generation Slaves (2013)
Anno Domini High Definition (2009)
Rapid Eye Movement (2007)
Second Life Syndrome (2005)
Voices In My Head (2006)
Out Of Myself (2003)