Quattro tracce che rispecchiano dieci anni di ricerca musicale e sperimentazione a più livelli per il compositore ed ingegnere sonoro svedese che di recente ha contributo all’eccellente album dei rockers ungheresi Fjord ma che ricordiamo pure con Hypnotized Not Paralyzed, Jante Koltrast Jazz Kvartett, Midvinter, Motvilja e Stupstock (gruppo hardcore fondato con i proprietari di Transubstans e Anarkopunx Records più il drummer degli Anatomi-71). L’iniziale ‘Vagrant’ setta lo standard qualitativo per l’intero EP e introduce l’ascoltatore nei meandri di un sound in costante bilico tra musica classica, ambiente jazz, contemporaneo e avvincente. Non caso Tobias Svensson, di recente autore anche del singolo ‘Routes’ in collaborazione con Hoshiko Yamane, è stato segnalato tra i migliori interpreti in ambito minimal ed associato ad artisti quali Dustin O'Halloran, Philip Glass e Peter Broderick. L’apparente timidezza con cui suona il pianoforte contrasta in maniera decisiva con atmosfere solenne e stacchi elettronici che permettono a ‘Forestry v3’ e ‘Float’ di distinguersi per originalità e complessità, nonostante la loro breve durata. Quando poi si giunge al finale, i quasi otto minuti della title track, l’autore di ‘Ravens’ pare voler riassumere quanto proposto in precedenza in un turbine di suoni, silenzio, colori tenui, pause ed improvvise accelerazioni. La colonna sonora ideale per un viaggio nel Nord Europa ma soprattutto uno strumento di lettura e interpretazione di quanto sta accadendo in ambito neoclassical.