-Core
Blackfield
Blackfield
Snapper
Pubblicato il 06/11/2005 da Lorenzo Becciani
Songs
1. Open Mind
2. Blackfield
3. Glow
4. Scars
5. Lullaby
6. Pain
7. Summer
8. Cloudy Now
9. The Hole In Me
10. Hello
11. Perfect World
12. Where is My Love?
13. Cloudy Now (live)
Songs
1. Open Mind
2. Blackfield
3. Glow
4. Scars
5. Lullaby
6. Pain
7. Summer
8. Cloudy Now
9. The Hole In Me
10. Hello
11. Perfect World
12. Where is My Love?
13. Cloudy Now (live)
Un disco di altri tempi. Appeso per gioco ad un filo di tristezza e cupa consapevolezza del proprio essere costantemente in bilico. Il dolore che ci accompagna vivendo è sempre presente quasi volendoci ricordare che suonare è un pò come distaccarsi dall'amara realtà e sfogarsi della sofferenza e del disagio che proviamo sulla nostra pelle. 'Blackfield' segna il legame indissolubile tra Steve Wilson e il cantautore israeliano Aviv Geffen in un contesto a dir poco fatato e struggente dove le canzoni esulano dagli arrangiamenti e volano verso orizzonti sconosciuti tra sperimentazioni acustiche e sapore d'oriente. La fusione tra la mente geniale dei Porcupine Tree e un musicista evidentemente devoto a quell'esperienza artistica e libero da qualunque tipo di costrizione ci regala ancora una volta gemme di assoluta bellezza che faticheremo a dimenticare nella palpabile banalità di questi tempi. L'iniziale 'Open Mind' e la tetra 'Cloudy Now' emergono lievi dal gelido inverno irridendo con classe cristallina i meri goticismi che troviamo in molte uscite di oggi e le suadenti soluzioni armoniche di facile presa sul pubblico che proprio non si confanno all'estro compositivo di Wilson. Come avvicinare lentamente le labbra a quella piccola sporgenza in porcellana e bere dall'ampolla divina corrosa dal tempo e avvelenata dalla crudeltà circostante. 'The Hole In Me' e la stupefacente title track riportano alla mente i recenti lavori dei Porcupine Tree e l'immenso 'Damnation' degli Opeth (band che ha subito un'evoluzione tanto profonda quanto magica dal momento in cui ha iniziato a produrla lo stesso Wilson) mentre la conclusiva 'Hello' (eccezionale Chris Maitland alla batteria) viene letteralmente rubata a quel limbo compositivo in cui Pink Floyd e King Crimson agli albori della loro carriera veleggiavano in preda agli acidi e in nome di un talento senza freni.
Blackfield
From UK/Israele

Discography
Blackfield (2005)
II (2007)
Welcome To My Dna (2011)
IV (2013)
V (2017)
For The Music (2020)