Da un personaggio come Christofer Johnsson non sai mai cosa aspettarti e la sua imprevedibilità è senza dubbio alla base di un successo che ormai dura dagli anni '90. Anche stavolta il compositore svedese ha saputo stupire pubblico e addetti ai lavori con un album totalmente all'opposto rispetto al precedente 'Beloved Antichrist'. Dopo aver dimostrato al mondo di sapersi misurare a livelli ambiziosi in ambito classico, ha costruito una raccolta di potenziali hit fondendo in maniera magistrale i dettami dell'hard rock con le orchestrazioni ed i cori pomposi che hanno fatto la fortuna di dischi come 'Theli' o 'Vovin'. Da tempo si è trasferito a Malta, per sfuggire alle tasse svedesi e probabilmente anche a qualche problema di troppo con la sua appartenenza al Dragon Rouge, si è fatto una villa a Gozo e ha studiato un concept in tre parti, che ha preso il nome dal mitico mostro marino. Oltre trent'anni di carriera non hanno intaccato il suo carattere introverso ma ironico, la sua aura misteriosa, che in passato gli ha dato anche parecchi problemi, soprattutto per la sua affiliazione al Dragon Rouge. Thomas Vikström e Lori Lewis si alternano al microfono e pezzi come ‘The Leaf On The Oak Of Far’, ‘Die Wllen Der Zeit’, ‘Nocturnal Light’ sarebbero sufficienti per consigliarvi l’acquisto. Gli apici della tracklist sono però ‘Tuonela’, che vede la partecipazione dell’ex Nightwish Marko Hietala, e ‘Great Marquis Of Hell’, sorretta da un riff memorabile.