Sinceramente con i mezzi di cui è a disposizione, Napalm Records avrebbe potuto individuare una copertina migliore per questo live, ma di sicuro, dopo tre full lenght e tre EP, l’onda d’urto del gruppo djent ucraino sta arrivando dappertutto. Non a caso, i Jinjer hanno registrato il primo live in carriera in Australia e quindi molto lontano dalla loro terra d’origine. Di sicuro il clima è molto differente però quando si parla di Tatiana Shmailyuk è difficile che la temperatura resti bassa. La scaletta è costruita su lavori come ‘King Of Everything’, ‘Micro’ e ‘Macro’ e la resa sonora è superba. ‘Alive In Melbourne’ è tratto da uno degli ultimi show, all’alba del lockdown e della sospensione dell’attività live, e dimostra senza timore di fraintendimenti quanto il quartetto sia cresciuto di spalla a Arch Enemy e Cradle Of Filth. ‘Teacher, Teacher!’ e ‘Sit Stay Roll Over’ servono a Tatiana per scaldare la voce e scatenare la furia sotto palco, Vladislav Ulasevich è una furia dietro le pelli e pure Roman Ibramkhalilov e Eugene Abdiukhanov non perdono un colpo, ma sono ‘I Speak Astronomy’, ‘Pisces’ e ‘Captain Clock’ a dare la misura della violenza sprigionata dal vivo. ‘Noah’ e ‘On The Top’ lasciano invece intendere quanto questa tipologia di musica, ricca di groove, ritmiche ossessive, bassi giganteschi e sperimentazioni prog, possa comunque risultare commerciale ed ottenere un consenso inaspettato.