Quando Vibeke Stene e Asgeir Mickelson hanno annunciato la nascita di questo nuovo progetto, la scena doom metal ha avuto un piccolo sussulto. Non solo perché negli ultimi tempi di materiale veramente interessante ne è uscito poco, se non consideriamo tutte le derivazioni che vanno di moda più che altro oltreoceano, ma perché entrambi i musicisti in carriera hanno sbagliato davvero poco. La prima è balzata all’onore delle cronache per la sua permanenza nei Tristania, un decennio circa dall’avvincente esordio ‘Widow’s Weeds’ all’altrettanto ottimo ‘Illumination’. Il secondo, oltre che con Mork e Testament dal vivo, ha suonato un po’ con tutte le migliori formazioni estreme norvegese tra cui Sarke, Borknagar, Spiral Architects e Ihsahn. Entrambi, proprio con il leader degli Emperor, hanno un altro progetto avvincente, in cui troviamo pure ICS Vortex (Dimmu Borgir), denominato God Of Atheists. Insomma, non siamo certo al cospetto di sprovveduti ed in effetti il singolo con cui sono stati lanciati i Veil Of Secrets, ‘The Last Attempt’, si era già spinto a livelli qualitativi eccelsi. Il debutto in questione, mixato da Børge Finstad, richiama alla mente icone come Candlemass e The Third And The Mortal, ma soprattutto gode di una freschezza compositiva sorprendente. Ogni traccia è onesta, diretta e avvolgente. Le parti in growl sono state registrate da Erling Malm (Endolith) mentre il violino è di Sareeta (Ram-Zet) e passaggi come ‘Sear The Fallen’ e ‘The Lie Of Her Prosperity’ potrebbero segnare l’inizio di un lungo viaggio.