Dalla serie di gruppi interessanti che possono rientrare nel “nuovo che avanza” ci sono sicuramente i Royal Blood, forti delle cospicue vendite che sono riusciti ad accumulare con i primi due lavori. Come spesso si dice in questi casi, il terzo disco è il classico esame di maturità. Se lo si supera a pieni voti, la strada verso la gloria pare tracciata e su questo la storia del rock è abbastanza satura di esempi. Ora non sappiamo se il duo britannico andrà dritto tra i grandi della musica, perché il futuro è ancora tutto da scrivere, ma siamo, altresì, consapevoli che con “Typhoons” la possibilità che il botto arrivi c’è ed appare, a nostro avviso, molto probabile. Partiamo da un dato di fatto. I due ragazzi sanno scrivere canzoni che arrivano dritte nella testa dell’ascoltatore, grazie a delle melodie immediate che non lasciano spazi a dubbi. Poi, a tutto questo, bisogna aggiungere una produzione moderna e davvero importante che li avvicina a gente come i Muse o gli ultimi Queen Of The Stone Age (quest’ultimi palesemente citati nella title track) per capire come due più due faccia quattro e che un bel tappeto rosso sia stato preparato ai Royal Blood. Se a tutto ciò, ci andiamo a ficcare anche una forte dose di elettronica, allora ecco che davvero non manca proprio niente. Sulla qualità delle canzoni non ci vogliamo addentrare più di tanto, nel senso che ognuna appare un potenziale hit single. Dalla frizzante “Mad Vision”, per continuare con la rockeggiante “Who Needs Friends” sino a concludere con la malinconica “All We Have Is Now” in cui sembra di ascoltare i Supergrass autunnali di “Road To Rouen”, si sfoglia in meno di un’ora il bignami dell’easy rock in cui tutto sembra funzionare nella giusta maniera. L’aspetto curioso è che pur non trovandosi dinnanzi a un album di dimensioni colossali (magari lo sarà in futuro, chi può dirlo), la voglia di rimettere il cd nel lettore è troppo forte. Siamo arrivati al quindicesimo ascolto e il desiderio di sentire i Royal Blood non è ancora passato. La sensazione è che il botto sia dietro l’angolo.