In questi anni trascorsi al fianco di Steven Wilson, ma anche con i The Mute Gods, Nick Beggs si è messo in mostra per il suo carattere estroverso ed un’onestà rara da trovare nell’industria discografica. Le sue qualità al basso ed al Chapman stick, oltre che come compositore, non sono mai state in discussione ma con questo progetto si è davvero superato. Non solo ‘Fragments’ è tra i migliori dischi prog degli ultimi tempi ma si tratta di un album capace di inaugurare una nuova era di sperimentazione e stravolgimenti in senso artistico per tutta una schiera di musicisti che tentano in continuazione di interpretare in maniera differente la lezione impartita dai padri del genere. Inutile dire che i riferimenti ai King Crimson sono cospicui – a partire dall’omaggio di ‘The Enigma Of Mr Fripp’ - ma il “jazz club” dei backstage dell’ultimo tour del leader dei Porcupine Tree si è sbizzarrito indagando in qualsiasi territorio musicale ritenesse interessante. Al fianco di Beggs troviamo infatti il tastierista Adam Holzman ed il drummer Craig Blundell e la versatilità della formazione si traduce in una scaletta impegnativa e capace di crescere di ascolto in ascolto. Al cospetto di frammenti quali ‘Check Engine Light’ e ‘Pavlov’s Dog Killed Schrodinger’s Cat’ sarete costretti a sorridere ed i repentini scambi strumentali, tra assoli imperiosi e stacchi ritmici estremamente concreti, vi faranno scoprire quanto può essere luminosa la galassia sonora tra jazz e prog.