Al di là del valore reale del successore di ‘Genexus’, l'argomento di maggiore interesse attorno alla recente release della storica industrial metal band americana è il conflitto aperto, non solo a parole, tra Dino Cazares e Burton C. Bell. Un conflitto che non credo potrà sedarsi con il reclutamento di un nuovo cantante anche se in un modo o nell'altro il corpulento chitarrista di origini messicane dovrà pure promuovere il materiale dal vivo. Di sicuro non si è fatto sfuggire l'occasione eliminare ogni traccia del vecchio compare, soprattutto oggi che non è più una bestemmia dare alle stampe versioni strumentali dei propri album. Lo fanno quasi tutte le band metalcore e quindi possono farlo benissimo anche i Fear Factory che dimostrano di cavarsela ancora nonostante gli insanabili dissidi interni, la personalità del leader attualmente impegnato anche coi Soulfly e le difficoltà del mercato. Una lunga premessa per dirvi che potete fare senza dubbio a meno di questa release, ma che in un pomeriggio noioso potreste trovare interessante scoprire qualche riff in più di quelli che pensavate di conoscere e magari rendervi conto in maniera superiore della complessità degli arrangiamenti. L'ingranaggio potrebbe bloccarsi da un momento all'altro ma per ora non accusa l'usura del tempo.