Ascoltare il nuovo album dei Limp Bizkit, uscito a sorpresa dopo la diffusione del singolo 'Das Vibes' e l'esibizione al Lollapalooza, è come fare un giro su Spotify e riascoltarsi in modalità shuffle tutte le hit di capolavori come 'Significant Other' e 'Chocolate Starfish and the Hot Dog Flavored Water', con qualche lento di troppo. Non aspettatevi niente di originale o inedito perché rimarreste delusi. Le soluzioni sono quelle, semplicemente mischiate in maniera diversa, e se 'Gold Cobra' aveva cercato di aprire la band alla modernità, 'Still Sucks' è old school al cento per cento, a partire dalla copertina. Sembra quasi che Fred Durst - the worst white rapper that’ll ever be, sure as fuck ain’t no Eminem and looks like he’s got Drake’s pubes on his chin – abbia voluto ribadire con forza quello che sa fare bene ovvero sfottere i rapper e le pop star del momento e cavalcare il territorio di confine tra il rap metal e la musica mainstream. Wes Borland è sempre il numero uno, la cover di 'Dont' Change' degli INXS – in attesa che il documentario su Michael Hutchence sia distribuito in tutto il mondo – è uno spettacolo e pezzi come 'Out Of Style', 'You Bring Me Out The Worst In Me' e 'Barnacle' sanno intrattenere come ai vecchi tempi. DJ Lethal ha firmato 'Turn It Up, Bitch' e 'Snacky Poo' e l'album è stato registrato e completato a più riprese. Questo si sente perché il materiale non è omogeneo ma l'energia c'è, qualche chorus azzeccato pure e la produzione è piuttosto buona. Anche se è passato tanto tempo potrebbe funzionare ancora.