Dopo avere reagito a quasi un anno e mezzo di isolamento con i toccanti quattro brani di ‘The Sky Is Painted Gray Today’, l’artista islandese torna nei negozi con un full lenght che evolve la produzione raffinata ed intima di ‘Bury The Moon’ e regala a tutti gli appassionati di musica nordica un’altra scaletta emozionante e ricca di sfaccettature melodiche. In bilico tra folk ed elettronica, ‘Time On My Hands’ propone arrangiamenti eleganti, passaggi di euforica bellezza ma anche tanta malinconia, tipica del luogo ameno in cui è stato composto. La voce di Ásgeir è unica al mondo e la sua interpretazione in ‘Borderland’ e ‘Waiting Room’ è semplicemente sconvolgente. Oltre a far riflettere sul concetto di tempo, la sensazione è che queste tracce, rispetto a quanto avvenuto in occasione dei lavori precedenti, siano state già sperimentate per il tour e che di conseguenza non avranno bisogno di grandi cambiamenti per funzionare davanti ad un pubblico che ha continuato a seguire il cantautore dopo il successo stratosferico di ‘In The Silence’. In tal senso, ‘Snowblind’ e ‘Golden Hour’ non faticheranno a trovare consensi nei fan più affezionati.