Un debutto di spessore quello della cantante che una nota rivista americana si è affrettata a paragonare a Lzzy Hale degli Halestorm e Taylor Momsen dei Pretty Reckless. Per quanto il paragone regga, non fosse per la bellezza e le qualità vocali di Elana Justin, credo sia sbagliato tentare di catalogare subito il progetto, anche perché l’artista newyorkese - che ricordiamo con Elana J and The Grinders e Vext ma anche come attrice in G.I. Joe – La Vendetta – si dimostra un’interprete capace di distinguersi per il proprio talento nel difficile mondo della musica. Le canzoni di ‘Auburn’ sono state registrate e prodotte ai NRG Studios di North Hollywood sotto la supervisione di Nick Rowe (Bloodsimple, Vampire Weekend) per poi essere mixate da Josh Wilbur (Lamb Of God). La scaletta è costruita su continui crescendo melodici e ritmiche di impatto, in costante bilico tra pop rock e alternative metal, e gli ospiti sono di assoluto livello. Ray Luzier dei Korn suona la batteria in sei tracce tra cui quella che ha dato il titolo al lavoro e le spettacolari ‘Caged’ e ‘Fake’, Carla Harvey dei Butcher Babies appare nell’iniziale ‘Lift Me Up’ mentre Marcos Curiel dei P.O.D. impreziosisce con la sua chitarra ‘Broken’, singolo destinato a far conoscere i Motive Black su scala internazionale.