Dopo aver letteralmente consumato ‘Be The Cowboy’ e ‘Laurel Hell’, mi sono approcciato all’ascolto del settimo lavoro in studio di Mitski Miyawaki con scetticismo, semplicemente per il fatto che so bene quanto possa essere complicato ripetersi. Una leggera flessione sarebbe stata naturale e invece questa artista straordinaria, capace di regalare emozioni fuori dall’ordinario in sede live, si è superata ancora una volta. Non solo, ‘The Land Is Inhospitable And So Are We’ è la dimostrazione che si può ricoprire di veste mainstream e pop, non è una parolaccia signori, soluzioni sonore sperimentali e scelte creative eccentriche. ‘Star’ e ‘Heaven’ hanno anticipato l’uscita dell’album e sono sicuramente tra i pezzi forti, ma in scaletta spiccano pure le essenziali ‘Buffalo Replaced’ e ‘I Don’t Like My Mind’, entrambe di poco più di due minuti ma assolutamente perfette, e la tempesta emotiva di ‘The Frost’. Le sessioni di registrazione si sono svolte presso il Bomb Shelter Studio di Nashville, sotto la supervisione del produttore, Patrick Hyland (John Zorn, Bag Of Bones), e nei crediti troviamo pure l'arrangiatore e direttore d'orchestra Drew Erickson, che ha contribuito a far emergere un travolgente romanticismo in voluto contrasto con atmosfere cinematiche classicheggianti ed elettronica d’avanguardia. Una release imperdibile, da avere a tutti i costi in vinile, per amarci un po’ di più.