Visti di recente al Northside Festival ed al Lucca Summer Festival, gli autori di ‘Block Rockin’ Beats’ e ‘Hey Boy Hey Girl’ possono vantare una posizione invidiabile nello star system. Girano il mondo con frequenza importante, i loro show sono un concentrato di energia esaltato da una componente visuale senza precedenti e dal punto di vista compositivo possono permettersi di sperimentare quanto vogliono, senza curarsi troppo di classifiche o pubblico. Esattamente come il precedente ‘No Geography’, vecchio ormai di quattro anni, ‘For That Beautiful Feeling’, mixato da Steve “Dub” Jones, è pensato soprattutto per la dimensione live e quindi per intrattenere in un contesto nel quale suoni spettacolari e luci da brividi accompagnano la scelta di beat e melodie. É sufficiente scorrere i primi brani in scaletta per immaginarsi catapultati in un’arena enorme, tra architetture di laser, oggetti quadridimensionali e mostri che si alternano ai due manipolatori che hanno contribuito all’ascesa ed all’affermazione del big beat in tutto il mondo. Tom Rowlands e Ed Simons cercano di recuperare il feeling che li ha resi celebri ed a volte ci riescono sul serio. ‘Live Again’ e ‘The Darkness That You Fear (Harvest Mix’) sono destinate ad irrobustire la loro fama internazionale, ‘Skipping Like A Stone’ vede le partecipazione di Beck, ‘Magic Wand’ – chissà se riferito a qualche vibratore per signorine – guarda alla scena hip hop moderna mentre ‘No Reason’ propone un taglio francese, che sa tanto di naïf. Sebbene non siano più certo innovatori come all’inizio della loro fantasmagorica carriera, i Chemical Brothers sanno comunque sempre distinguersi e non ho dubbi sul fatto che questo nuovo lavoro in studio sarà preso come riferimento nei mesi a venire per chi produce elettronica facendo largo uso di breakbeat e sonorità psichedeliche.