Erika Ohlsson non dimostra affatto la sua età e vestita di lattice sembra seriamente in grado di mettere in crisi un’intera orda di metallari. Quattro anni orsono ha sostituito Emma Bensing nei Metalite e da quel momento la carriera degli svedesi è stata un continuo crescendo. Prima ‘Biomechanicals’ e poi ‘A Virtual World’ hanno catturato un numero sempre maggiore di discepoli del power metal, vuoi per il fascino della cantante e vuoi per l’atmosfera futuristica e robotica in aperto contrasto con linee melodiche robuste e facili da memorizzare, e lo scorso anno sono usciti ben sei singoli. Quando parliamo di ‘Expedition One’ parliamo quindi del disco più ambizioso dei Metalite, Non solo pezzi come ‘Disciples Of The Stars’, ‘Blazing Skies’ o ‘Aurora’ hanno tutto per lasciare il segno nelle playlist di settore ma la sinfonia del cosmo è pronta ad ospitare l’energia e la sensibilità pop di una band che non pretende di inventare nulla, ma sa bene come intrattenere. Il chitarrista Edwin Premberg si è occupato anche della produzione mentre il mixaggio è stato affidato a Jacob Hansen (Epica, Primal Fear), che ha operato in maniera da avvicinare la “spedizione” alle ultime cose di Amaranthe, Beyond The Black e Within Temptation. Un suono moderno e catchy che dal vivo potrà raccogliere consensi un po’ ovunque.