Giuro che quando ho messo nel lettore questo secondo lavoro dei tedeschi mi sono sentito più giovane di trent’anni. L’obiettivo degli Slope è infatti uno e uno soltanto ovvero rievocare la magia del crossover metal dei primi anni ‘90. In ‘Freak Dreams’ troverete agganci paurosi con la storia di Faith No More, Suicidal Tendencies - la title track potrebbe essere tranquillamente un’idea di Mike Muir - e H-Block. A tratti il basso si fa grasso come quello che supportava gli assalti ritmici di Dog Eat Dog e Clawfinger mentre in altri frangenti emerge un sapore hip hop che riporta alla memoria le litanie da classifica di Run DMC, Red Hot Chili Peppers e Beastie Boys. A volte l’atmosfera diviene carica di tensione ed i riff appaiono più aggressivi; la sensazione è quella di una live band cresciuta con i migliori ascolti in ambito hardcore e metal, capace però di stupire a colpi di attitudine e apertura mentale. Le commistioni sonore sono la regola e tutto il resto viene servito come se il supporto fisico, o digitale nel caso preferiate ascoltare ‘Freak Dreams’ in streaming, fosse una sorta di trailer in vista del tour. L’esplosione appare costantemente dietro l’angolo, ma è solo un miraggio perché di colpo il tessuto strumentale libera melodie stranianti e dissonanze freestyle. Il grado di sperimentazione è abbastanza alto ed i ragazzi sono preparati tecnicamente, tanto che ‘Freak Dreams’ potrebbe risultare una delle release di maggiore richiamo di un’etichetta come Century Media, alla ricerca di un rilancio dopo un periodo difficile. ‘It's Tickin'’ e ‘Why Sad’ sono semplicemente irresistibili e se date uno sguardo alle performance dal vivo del gruppo vi troverete in pochi istanti a scuotere la testa come ai tempi in cui pogavate tutti i fine settimana.