Finalmente il momento è arrivato. Eh sì perché dopo un rapido ascolto di ‘Significant other’ voglio vedere chi avrà il coraggio di chiamare ancora i Limp Bizkit i figliocci dei Korn. Il successo del Family Values tour è stato solo l’aggiunta finale a quell’intruglio di funky, scratchin’, hip hop e metal che esploderà con le vendite del loro secondo capolavoro. A due anni dall’uscita di ‘Three dollar bill…’, uno dei passaggi fondamentali per la crescita dell’ondata di crossover che si sta abbattendo sul nuovo millennio (non ci resta che aspettare che gli Orgy capiscano di essere davvero degli estraterrestri), la band di DJ Lethal non vuole smettere di scavare nelle più impossibili contaminazioni tra il nu metal e il rap metropolitano. Anche più di Fred Durst il vecchio House of Pain è alla base (come Fieldy per i Korn) della scelta di cercare una volta nello scorrere veloce delle sue dita, un’altra nel fragore delle chitarre di Machine Head o Soulfly l’ideale punto di incontro con i mutamenti del crossover. La furia che si nascondeva in ‘Pollution’ o ‘Stuck’ la ritrovate tutta in ‘Show Me What You Got’ incontrollata fuga dal canale ‘Blind’ o ‘Predictable’. Le intromissioni del Wu Tang Clan in ‘Shut the fuck’ e i paurosi singoli ’Nobody like you’ (con due incredibili Jonathan Davis e Scott Weiland) e ‘Rearranged’ metteranno alla corda MTV. Il talento ruffiano di Durst rende l’ensemble eccezionale e assolutamente vietato ai malati di cuore. Penso che difficilmente il 99 potrà regalare 70 minuti di musica così devastanti (in tutti i sensi) . Adesso i bambini possono camminare da soli. Ma prima Jump around !!