-Core
The Surface Seems So Far
Seether
Concord
Pubblicato il 15/10/2024 da Francesco Brunale
Songs
01. Judas Mind
02. Illusion
03. Beneath The Veil
04. Semblance Of Me
05. Walls Come Down
06. Try To Heal
07. Paint The World
08. Same Mistakes
09. Lost All Control
10. Dead On The Vine
11. Regret

Nel corso degli anni il post grunge è stato oggetto di tante valutazioni. Nonostante molti gruppi si siano arricchiti, e non poco, con la riproposizione di certe sonorità cupe e dure, la critica più snob ci è andata giù duro, bollando quasi sempre gli artisti che hanno strizzato l’occhio a Seattle come ripetitivi, poco originali e senza idee. Quando si spara nel mucchio il problema è che si colpiscono anche personaggi che non lo meriterebbero, perché basterebbe un minimo di onestà intellettuale per capire che non tutto è da buttare. Tra coloro che andrebbero salvati da gogne e giudizi impietosi, ci sono sicuramente i sudafricani Seether, veterani del genere, che sono arrivati con “The Surface Seems So Far”, al loro undicesimo album. Nonostante i vari cambi di line up che ne hanno condizionato il percorso, il quartetto non si è mai perso d’animo e con quest’ultima fatica conferma tutto quanto già si conosceva di loro. Il modo suonare è sempre il medesimo, ovvero chitarre ribassate alla Staind, voce molto simile a quelle di Maynard Keenan dei Tool e Aaron Lewis, e melodie che si aprono all’interno dei brani, conferendo agli stessi un tono quasi sempre malinconico e ricco di pathos. Le varie “Judas Mind” o “Illusion” rappresentano il giusto bignami di quello che già si conosceva a monte, ovvero rabbia e melodia che si uniscono in un solo corpo rendendo corposo un sound greve e pieno di riferimenti a Tool ed Alice in Chains. Non ci sono break sui temi noti, ma si rivelano di rilievo pezzi quali “Try To Heal”, ottima nello spezzare al suo interno le fasi dure con quelle più morbide, e “Lost At Control” che richiama alla mente gli intramontabili Black Sabbath. Per il resto il gruppo viaggia con il pilota automatico, perso tra autocitazioni come “Dead On The Vine” e momenti viaggianti rappresentati da “Walls Come Down”. Insomma, “The Surface Seems So Far” è il classico disco che ci si poteva aspettare dai Seether; ovvero melodico e greve, due crismi che appaiono incorruttibili per gente come loro. 

Songs
01. Judas Mind
02. Illusion
03. Beneath The Veil
04. Semblance Of Me
05. Walls Come Down
06. Try To Heal
07. Paint The World
08. Same Mistakes
09. Lost All Control
10. Dead On The Vine
11. Regret
Seether
From Sud Africa

Discography
Disclaimer (2002)
Disclaimer II (2004)
Karma and Effect (2005)
Finding Beauty in Negative Spaces (2007)
Holding Onto Strings Better Left to Fray (2011)
Isolate and Medicate (2014)
Poison the Parish (2017)
Si Vis Pacem, Para Bellum (2020)