1. Ties That Bind 2. Come To Life 3. Brand New Start 4. Buried Alive 5. Coming Home 6. Before Tomorrow Comes 7. Rise Today 8. Blackbird 9. One By One 10. Watch Over You 11. Break Me Down 12. White Knuckles 13. Wayward One 14. We Don't Care At All
Songs
1. Ties That Bind 2. Come To Life 3. Brand New Start 4. Buried Alive 5. Coming Home 6. Before Tomorrow Comes 7. Rise Today 8. Blackbird 9. One By One 10. Watch Over You 11. Break Me Down 12. White Knuckles 13. Wayward One 14. We Don't Care At All
Il debutto dei Creed è ancora ai miei occhi uno degli album di rock "puro" più belli degli anni novanta. Il resto più che trascurabile perchè intriso di stupido conformismo e fastidioso vendersi al migliore offerente. Una volta perduto per strada Scott Stapp i tre restanti membri del gruppo hanno cercato un cantante per un nuovo progetto che portasse avanti la ricerca di una vena più hard rock e potente nella loro carriera trovandolo nel poderoso Myles Kennedy fino allora conosciuto per l"opera svolta con i Mayfield Four. Il risultato di questo connubio era già apparso più che buono nel debutto di tre anni fa ma adesso, alla luce di questo "Blackbird", muta incredibilmente faccia e diviene strepitoso. Si parte con "Ties That Bind" e subito la tensione elettrica di Mark Tremonti illumina un arrangiamento solido con un assolo da paura spezzato dagli acuti di Kennedy. Una certa eco dei Godsmack si percepisce anche nella seguente "Come To Life" mentre "Buried Alive" e "Before Comes Tomorrow" graffiano pur muovendosi su territori più vari. Gli otto minuti dell"emozionante title track, "One By One" e la ballata "Watch Over You" costituiscono una parte centrale di disco esaltante corroborata dall"energia percussiva di Scott Phillips. Hard rock come non lo sentivamo da tempo al cospetto del quale "One Day Remains" e "The Great Divide" (il disco solista di Stapp) impallidiscono. Puro godimento..