-Core
The Roundhouse Tapes
Opeth
Peaceville
Pubblicato il 25/11/2007 da Roberto Pantano
Songs
CD1:

01. When
02. Ghost Of Perdition
03. Under The Weeping Moon
04. Bleak
05. Face Of Melinda
06. The Night And The Silent Water

CD2:

01. Windowpane
02. Blackwater Park
03. Demon of the Fall
Songs
CD1:

01. When
02. Ghost Of Perdition
03. Under The Weeping Moon
04. Bleak
05. Face Of Melinda
06. The Night And The Silent Water

CD2:

01. Windowpane
02. Blackwater Park
03. Demon of the Fall
È tempo di uscite imprescindibili in casa Peaceville. Così, accanto alla poesia elettrica di "The Blue" dei Novembre, al punk corrotto dai Motorhead dei Darkthrone di "F.O.A.D. " e all’antologia video "20 Year Anniversary Party" dei seminali maestri del doom Candlemass, la label inglese ci offre gli Opeth in una nuova veste, quella live. Una veste che ancora mancava e del quale, con il senno di poi, se ne sentiva la mancanza. Mikael Åkerfeldt, in compagnia del suo fedele manipolo di nostalgici settantiani, ha dato alla luce un doppio album registrato il novembre dello scorso anno al Camden Roundhouse di Londra, che nei suoi solchi ripercorre l’intera discografia della band, eccezion fatta per il solo "Deliverance", lasciando spazio anche alle oniriche vibrazioni di "Through Pains To Heaven" dei tedeschi Popol Vuh. "The Roundhouse Tapes" è Opeth tout court, la celebrazione di un tour, quello di "Ghost Reveries" in cui è ancora presente il chitarrista Peter Lindgren, che li ha tenuti lontano dalla patria Svezia per quasi due anni e li ha visti calcare più di duecento palchi, lungo tutto il perimetro del pianeta. 95 minuti confezionati sui contrasti dove il death metal è in simbiosi con il progressive rock, dove i distorti refrain swedish giocano a rincorrersi con i tritoni acustici , e dove i mellotron e gli organi blues di Per Wiberg fanno rima con i chirurgici ed efferati colpi della coppia ritmica Mendez/Axenrot. Le nove tracce, già in versione studio ricche di pathos contraddistinto da un inconfondibile marchio di fabbrica, in sede live acquisiscono una dimensione fervida che elargisce senza sosta, emozioni trasfigurate che ci portano, come in ogni situazione che si rispetti, a quel “perché” che beffardo salta fuori all’improvviso… Perché solamente nove brani? Perché non accrescere una set-list, già comunque corposa ma non prolissa, al fine di appagare la “fame” dei propri fan? Un quesito che rimane, come rimane il ricordo nelle memorie visive di chi era presente il 9 novembre 2006 al Camden Roundhouse e di chi ha deciso di non perdere questa lauta trasposizione digitale.
Opeth
From Svezia

Discography
1995 Orchid
1996 Morningrise
1998 My Arms, Your Hearse
1999 Still Life
2001 Blackwater Park
2002 Deliverance
2003 Damnation
2005 Ghost Reveries
2008 Watershed
2011 Heritage
2014 Pale Communion
2016 Sorceress
2019 In Cauda Venenum