Sarà banale dirlo ma dall'uscita di Mike Portnoy non ci ha guadagnato né il batterista né il resto della formazione statunitense. Brucia ancora la scottatura ricevuta dagli Avenged Sevenfold, non impressiona lo spessore delle prime tracce rilasciate dagli Adrenaline Mob mentre il full lenght in questione rivela una disarmante assenza di appeal. I leader del movimento prog metal sono spenti, senza stimoli e quella di Mike Mangini ? in passato al fianco di Annihilator, Extrem e Steve Vai ? sembra una sostituzione tanto per fare, giusto per non perdere troppo tempo in attesa del ritorno del titolare. 'On The Backs Of Angels' e 'Bridges In The Sky' sono i pezzi su cui punta forte la band ma sinceramente non aggiungono nulla a quanto detto con 'Six Degrees Of Inner Turbulence' e 'Octavarium'. Molto più interessanti 'Lost Not Forgotten' e 'Breaking All Illusions', per chi scrive apice dell'opera, ma un tastierista come Kevin Moore e un drummer come Mike Portnoy non si dimenticano facilmente soprattutto quando il songwriting è obsoleto.