1- Diarabi
2- Goatman
3- Goathead
4- Disco Fever
5- Golden Dawn
6- Let It Bleed
7- Run to Your Mama
8- Goatlord
9- Det som aldrig förändras /Diarabi
Songs
1- Diarabi
2- Goatman
3- Goathead
4- Disco Fever
5- Golden Dawn
6- Let It Bleed
7- Run to Your Mama
8- Goatlord
9- Det som aldrig förändras /Diarabi
In Svezia stanno male. O meglio stanno benissimo. O meglio ancora sono talmente avanti che ci stanno prendendo per il culo. Culla della cultura musicale alternativa di questi ultimi trent?anni, la Svezia ha dato i natali a tantissime band importanti, a nutrite schiere di musicisti che poi nel corso della loro carriera hanno saputo costruirsi un seguito notevole. Pensiamo al death metal. Pensiamo al pop ed alla disco music. La Svezia ha generato artisti in svariati ambiti musicali. Mancava una band che suonasse funky-afro-beat satanico!! Accontentati. Ecco i Goat. Un trio che è sempre esistito. Arrivano da un minuscolo paesino sul circolo polare artico. Sono sciamani. Praticano il voodoo. La loro musica è un anatema contro la cristianità, colpevole secondo i Goat di avere distrutto cultura pagana e vichinga nel periodo della colonizzazione cattolica. Una sorta di ensemble che concettualmente si schiera tra paganesimo, Santeria e pratiche voodoo. Non parliamo però di black metal. I nove pezzi di ?World Music? sono più oscuri e malefici di qualsiasi album dei Marduk. Un coacervo di mille stili che ha una base istintivamente rock piuttosto derivativa (The Doors, Grateful Dead) ma che poi si sviluppa su correnti free jazz, con ritmiche afro-caraibiche passando a momenti di puro hard rock psichedelico tanto care ad Atomic Rooster e Nice o alle sperimentazioni aliene dell?Arkestra di Sun-Ra. L?iniziale ?Diarabi? ci fa pregustare ritmo, tantissima sperimentazione ed un? atmosfera cupa. Una sensazione di terrore cannibale derivata da qualche macumba e maledizione stregonesca. Da brividi la quasi liturgica ?Goatlord? dove una voce femminile tipicamente Jefferson Airplane canta una nenia quasi funebre. Accompagnata da una acustica acida, lisergica strafatta di benzedrina. Una ninna nanna della morte. Una dolce morte tossica. Una filastrocca che sembra dolce, ma che racchiude una maledizione. Il funky schizofrenico di ?Let It Bleed? ci riporta in luoghi più solari ma che possono giocare brutti scherzi. La luce non è sempre sinonimo di sicurezza. E? qui siamo nel deserto dei tartari dove Jim Morrison decise di diventare quello che è stato. Un icona scorretta. I Goat fanno riferimento al Re Lucertola nella loro intenzione di essere scorretti. Chiude la tribale ?Det Some Aldrig Forandras/Diarabi?. Fisarmonica, congas, qualche effetto chitarristico, un incedere epico quasi filmico, un incedere perpetuo carico di pathos verso lande polverose sconosciute e poco rassicuranti. Con tantissima emozione psichedelica che vi squarcerà il cuore. ?World Music? è cibo per la mente.