-Core
IV
Blackfield
Kscope - Audioglobe
Pubblicato il 18/08/2013 da Lorenzo Becciani
Songs
1.Pills
2.Springtime
3.XRay
4.Sense of Insanity
5.Firefly
6.The Only Fool is Me
7.Jupiter
8.Kissed by the Devil
9.Lost Souls
10.Faking
11.After the Rain
Songs
1.Pills
2.Springtime
3.XRay
4.Sense of Insanity
5.Firefly
6.The Only Fool is Me
7.Jupiter
8.Kissed by the Devil
9.Lost Souls
10.Faking
11.After the Rain
Le voci di un allontanamento di Steven Wilson circolavano da tempo ed il ritardo con cui questo quarto capitolo discografico ha ottenuto la sua definitiva distribuzione nei negozi non facevano sperare in niente di buono. Al contrario 'IV' riporta il progetto anglo-israeliano ai livelli degli esordi e ci consegna un Aviv Geffen straordinario protagonista della scena alternative internazionale dopo lo stupore suscitato dalla sua prima release destinata al mercato estero. Senza dubbio ci troviamo di fronte ad un album meno compatto rispetto ai suoi predecessori ma definibile come una raccolta di diapositive sonore che marcano a fuoco la quintessenza della fusione di intenti dei due musicisti. Come se fosse avvenuto il processo inverso di quanto avvenuto in passato al momento di affidare a Lasse Hoile un'interpretazione visuale della propria opera in musica. Stavolta sono loro a tentare di regalare all'ascoltatore piccoli frammenti di luce in un lussurioso disegno ambientale generale. Il mistero e la felicità si scontrano come due bambini che giocano al parco, l'ingenuità delle melodie più facili trova il suo connubio ideale con arrangiamenti oscuri che rappresentano il risultato di una ricerca notevole. L'introduzione è affidata alla fantastica 'Pills' che se vogliamo è il brano più legato all'idea di Blackfield che ci siamo fatti fino adesso. Da quel punto in poi tutto cambia e l'impianto vocale è strutturato in modo da rendere estremamente vario il risultato finale. In tale ottica sono stati invitati in studio Vincent Cavanagh degli Anathema ? semplicemente da brividi la sua performance in 'XRay' ? Brett Anderson dei Suede e Jonathan Donahue dei Mercury Rev che contribuiscono ad elevare lo spessore della release. A fare la differenza sono comunque il coraggio di Aviv Geffen, che sposta l'attenzione dai territori art rock abitualmente attraversati a quella dimensione pop adulta tanto attraente pure per gli appassionati di prog, e il mixaggio dell'autore di 'The Raven That Refused to Sing (And Other Stories)', davvero insuperabile quando si tratta di esaltare anche le sfumature in apparenza più semplici. L'organicità di 'IV' traspare grazie alle sublimi 'Sense Of Insanity', 'The Only Fool Is Me' e 'Lost Souls'. 'Faking' riporta alla mente la furia melodica di 'Epidemic' mentre 'After The Rain' separa le nuvole, oscure, plumbee, con un paio di carezze di cui sentivamo terribilmente il bisogno.
Blackfield
From UK/Israele

Discography
Blackfield (2005)
II (2007)
Welcome To My Dna (2011)
IV (2013)
V (2017)
For The Music (2020)