Non sta a me commentare il fatto che i californiani abbiano voluto proseguire la loro avventura nel mercato musicale con un altro cantante dopo la tragica scomparsa di Mitch Lucker. Si scateneranno discussioni infinite tra gli appassionati di deathcore che, giuste o sbagliate, lasciano veramente il tempo che trovano. Non trovo nemmeno così strano che nella press sheet del disco si sottolinei un paio di volte come siano stati utilizzati testi del precedente frontman quasi come a prolungare all'infinito le esequie e risparmiare in battage pubblicitario. Quello che invece ci tengo a sottoscrivere è come 'You Can't Stop Me' sia di una noia imbarazzante con stacchi ritmici presi e copiati dai due precedenti lavori ed il povero Hernan ?Eddie? Hermida utilizzato per un terzo delle proprie qualità. Un peccato considerati anche gli effetti che il cambio di line-up avranno sugli All Shall Perish. Dal punto di vista stilistico il pezzo più interessante è 'Sacred Words' che richiama alla mente i Korn ed almeno ha il pregio di proporre qualcosa di nuovo. Gli altri apici della scaletta corrispondono con il singolo 'Cease To Exist' e con le due collaborazioni. Dopo averci deliziato con i Killer Be Killed Greg Puciato dei Dillinger Escape Plan appare in 'Monster Within' mentre George ?Corpsegrinder? Fisher dei Cannibal Corpse presta il vocione in 'Control'. In chiusura la cover di 'Last Beath' degli Hatebreed.