Il sontuoso castello di sabbia messo in piedi dagli inglesi con 'Nostradamus' è crollato dopo le prime date dal vivo lasciando intendere che quelle orchestrazioni erano esageratamente computerizzate e poco praticabili nella realtà. Non stupisce quindi un ritorno alle atmosfere di 'Angel Of Retribution' con pezzi come 'Metalizer' che hanno il compito di riportarci alla mente il capolavoro 'Painkiller' con Scott Travis chiamato a tormentare il proprio drum kit. Fin qui tutto in regola non fosse altro che al buon vecchio Rob Halford è servita una mezza sparata di collaborazione con Lady Gaga per nascondere la scarsa profondità delle sue parti vocali ed in generale di tutto l'album. A partire dal ridicolo singolo 'Dragonaut' per passare a liriche imbarazzanti come quelle di 'Sword Of Damocles' e 'Cold Blooded' i Judas Priest sono arrivati al punto del non ritorno. Sono ormai di una noia terrificante, tronfi e pesanti, cercano di risultare moderni quando in questo periodo non ci riescono nemmeno i gruppi nuovi. 'Redeemer Of Souls' è poi l'album che sancisce la bocciatura della scelta di Richie Faulkner. Ricorprire il ruolo di KK Downing non era chiaramente cosa semplice ma nemmeno dare sfoggio di tale pochezza tecnica.