1. Legend Of The Spaceborne Killer
2. Nowhere To Hide
3. The Necromancer
4. La Mano De Lucifer
5. Skull Of Geronimo
6. Cloud Spiller
7. Fly On The Wall
8. Night Of The Sacrifice
9. Chupacabra
10. Wizards
11. Queen Of The Light
Songs
1. Legend Of The Spaceborne Killer
2. Nowhere To Hide
3. The Necromancer
4. La Mano De Lucifer
5. Skull Of Geronimo
6. Cloud Spiller
7. Fly On The Wall
8. Night Of The Sacrifice
9. Chupacabra
10. Wizards
11. Queen Of The Light
L'essenza del rock è qualcosa che tante band di oggi vanno cercando. Da qualche anno il mercato è invaso da uscite nelle quali il suffisso vintage viene apposto prima del genere indicato ma poche volte il viaggio a ritroso nel tempo è veramente reale. Quante volte vi è capitato di ascoltare cantanti che scimmiottano le icone degli anni settanta negli atteggiamenti e nelle dichiarazioni oltre che nel cantato. E quante volte la prova dal vivo ha fatto emergere il complesso lavoro overdubbing in studio lasciando svanire nel nulla le vostre illusioni. Uno dei pregi dei Crobot è quello di rendere il tutto così semplice. 'Something Supernatural' è efficace, diretto, essenziale in tutte le sue forme anche se non viene trascurato nulla a partire dallo splendido artwork. Il secondo, e forse più importante, dei pregi di questo album è che Brandon Yeagley possiede una voce da dio greco. Da tempo non ascoltavamo niente di tale sostanza e concretezza e quando è uscito l'ep in primavera il primo pensiero è subito andato agli Alter Bridge che dovettero pagare la penale di tasca propria pur di separarsi dalla Wind Up che non ne voleva sapere di promuoverli adeguatamente e spingeva per il ritorno dei Creed. La speranza è che non accada lo stesso ma in questo senso il deal di distribuzione europea firmato con la Nuclear Blast è un segnale importante che non va trascurato. Spetta a 'Legend Of The Spaceborne Killer' introdurci nei meandri di un album che potrebbe appartenere alla discografia di Led Zeppelin e Deep Purple ma si rivela nettamente superiore alle innumerevoli emulazioni del caso. Oltre all'impeto e alla freschezza live del cantato colpiscono il riffing di Chris Bishop e l'ambientazione alla 2001: Odissea Nello Spazio in cui è collocato l'album. Un paio di liriche sono ispirate a bizzarre visioni luciferine ('La Mano De Lucifer' e 'Queen Of Light') ma il resto è devoto alla new wave di fantascienza e la graphic novel presente nell'edizione limitata è un corredo a tale proiezione. Scorrono il singolo 'Nowhere To Hide', 'The Necromancer' e 'Skull Of Geronimo' e con il passare dei minuti emergono pure le influenze di Clutch, non a caso dietro la console si è seduto Machine, Black Crowes, Rage Against The Machine (ascoltate 'Fly On The Wall' se non ci credete..), Mother Love Bone e persino Prince. Avete letto bene. D'altra parte i Crobot sono una riff band e il loro materiale è puro, sporco, incontaminato groove rock e non guardano in faccia a nessuno. Un'altra caratteristica tipica degli album com questi è che il feeling di tradizione è talmente forte che viene subito voglia di andarsi ad ascoltare qualche masterpiece del passato. Per il momento preferisco ricominciare da capo. Il mio stereo ha ancora bisogno di qualcosa di sovrannaturale.