Ad un anno di distanza dall’eccellente ‘Krai’ la compositrice e produttrice, russa di nascita e statunitense di adozione, che ricordiamo nei Dirty Projectors, si riaffaccia sul mercato con un ep che mette in luce tutto il suo talento. ‘Incitation’ è costruito su ampi intervalli e melodie che si impongono tra percussioni, sirene, organo e tanta elettronica che si sposa con la voce ritagliando atmosfere poetiche ed allo stesso tempo drammatiche. “Don’t go gently, incitation, do your damage, undo me over again” canta l’artista che non ha nascosto come in questo ep domini una certa violenza personale. Le cinque tracce sono infatti decisamente più personali e intime rispetto a quelle del full lenght e la stupenda ‘Rubberneck’ ma anche la conclusiva ‘Goalie’ non sono certo pensate per le classifiche anche se non mi stupirei di un riscontro importante. La purezza espressiva di Olga Bell unite ad una presenza ed una bellezza fuori dal comune potrebbero garantire attenzione da più parti anche se le influenze dirette di Björk e Fever Ray tendono un po’ a chiudere il cerchio. Sarà interessante capire quale tipo di trasposizione dal vivo verrà riservata ai pezzi e soprattutto in quale direzione sonora si muoverà in futuro.