-Core
Monoscope
Karl Marx Was A Broker
Subsound Records
Pubblicato il 26/04/2016 da Lorenzo Becciani
Songs
1. Monoscope
2. Es
3. Gray
4. Superego
5. Flat
6. Negentropy
7. Ego
8. Nord
Songs
1. Monoscope
2. Es
3. Gray
4. Superego
5. Flat
6. Negentropy
7. Ego
8. Nord

Forse in queste settimane mi sono fatto tradire dalla futuristica copertina di Luca Solo Macello ma sono estremamente convinto che per una volta ogni tassello che va a comporre 'Monoscope' sia da leggere nell'ottica di un concept cresciuto nel tempo. Lo spessore di 'Alpha To Omega Director’s Cut' aveva lasciato intendere che i pistoiesi stessero progettando qualcosa di veramente importante e l'ingresso in formazione di Stefano Tocci, già con Incoming Cerebral Overdrive, non poteva che rappresentare il preludio ad un suono più ricco e variegato. 'Monoscope' è infatti un album che mantiene la caratura ritmica e le dinamiche dell'esordio ma che allo stesso tempo, grazie a synth e chitarra, può permettersi di divagare in molteplici direzioni. Il titolo desidera richiamare alla mente quell'immagine iconica che, fino agli anni ottanta, veniva abbinata al segnale acustico di test che decretava il termine delle trasmissioni televisive. Quanto di più adatto ad un monolite in cui sono state plasmate aggressività, riflessione, velocità e meditazione e che rincorre a scatti improvvisi e schizofrenici il malcapitato ascoltatore. Con gli anni la musica dei Karl Marx Was A Broker si è fatta anche più cerebrale e questo perché il progetto ha assunto progressivamente le sembianze della band vera e propria. Adesso Marco Filippi e Gianluca Ingrassia non si pongono più limiti, suonano liberi dagli schemi e privi di costrizioni alcune, e di questo passo potrebbero ottenere un riscontro notevole sia nel nostro paese che all'estero. La title track setta gli standard dell'intero album, 'Es' e 'Supergo' sono le prime sorprese, 'Gray' e 'Flat' potrebbero uscire da un documentario sul deserto californiano mentre 'Negentropy' e 'Nord' materializzano una visione di insieme che fino adesso era stata soltanto astratta. Poco importa che nel tessuto strumentale emergano influenze stoner, doom o math perché è nel complesso che i Karl Marx Was A Broker si confermano incapaci di riflettersi nella pochezza del panorama italiano. Un altro merito non da poco averci regalato la stupenda Alessandra Giulia nel video di John Snellinberg.

 

Karl Marx Was A Broker
From Italia

Discography
Alpha To Omega (2011)
Monoscope (2016)