-Core
Karl Marx Was A Broker
Italia
Pubblicato il 09/09/2016 da Lorenzo Becciani

Quanto c'è di Stefano Tocci in quest'album? Cosa è cambiato a livello stilistico al momento del suo ingresso in formazione?
L’apporto di Stefano è stato fondamentale in 'Monoscope', sia in termini compositivi che come fonico in fase di mixaggio. L’ingresso della chitarra ha reso più aggressivo ed ancora più completo il nostro sound, spingendoci in direzioni che prima non erano percorribili.

Vi piace il termine “power trio”?
Sì molto, anche se in realtà siamo un power trio atipico, visto che ci dovrebbe anche essere un cantante.

E' stato difficile inizialmente inserire chitarre e synth in un contesto collaudato? Come funziona adesso il songwriting? Da cosa partite per scrivere un pezzo?
Ormai si parla di quattro anni fa comunque l’ingresso di altri strumenti è stato molto naturale.Per un progetto come il nostro, strumentale e svincolato dal cantato, l’evoluzione/mutazione è di vitale importanza perché ci consente di scrivere dischi sempre diversi tra loro. Scriviamo i nostri pezzi indipendentemente, partendo da dalle idee di synth, chitarra e basso che creiamo autonomamente nei nostri “home studio”. Successivamente poi ci scambiamo i file, li commentiamo e affiniamo il tutto in studio suonandoli insieme.

Quando avete cominciato a comporre le tracce di 'Monoscope'? E' stato un processo complicato?
Le prime bozze di pezzi sono state create intorno alla fine 2013. Successivamente abbiamo alternato attività live a scritttura dei pezzi, quindi è stato necessario all’incirca un anno per renderlo completo. Tutto è andato liscio, ci siamo trovati d'accordo da subito praticamente su tutto.

Dove è stato registrato l'album? Chi l'ha prodotto?
Il disco è stato registrato e missato all’Ampire Studio di Pistoia, studio dove Stefano fa il fonico e dove abbiamo anche la nostra sala prove. Per il mastering ci siamo rivolti a Tommy Bianchi del White Sound Mastering Studio (FI).

Vi siete ispirati a qualche album in particolare per produzione e mixaggio?
In realtà nessun album in particolare, l'idea dietro 'Monoscope' era quella di fare un disco allo stesso tempo moderno e antico, quindi abbiamo cercato di mescolare sonorità più 70’s ad altre più moderne. Tutto questo mantenendo una certa grinta e botta di fondo.

Il passaggio a Subsound Records da cosa è stato dettato?
Tra le varie etichette che abbiamo contattato per l’uscita di 'Monoscope', Davide Cantone è quello che si è dimostrato più entusiasta del progetto, inoltre è una persona stimata che cura molto i dettagli di tutti i lavori che fa uscire.

Nella presentazione vengono citati King Crimson, Goblin, Black Sabbath, Primus e John Carpenter come band di riferimento. Noi vogliamo sapere i tre album che hanno segnato maggiormente la vostra crescita come musicisti...
'In The Court Of The Crimson King' dei King Crimson, 'Kill'em All' dei Metallica e 'The Piper at he Gates of Dawn

Perché avete associato l’immagine del monoscopio alla vostra musica?
L’idea dietro 'Monoscope' era quella di fare un disco allo stesso tempo moderno e antico. L’associazione col Monoscopio è venuta subito dopo. E’ un immagine iconica e ben si adattava al quel gusto un po’ retrò che sta dietro tutto l’album.

Quale è stata finora la vostra esperienza dal vivo più eccitante?
Senza ombra di dubbio il Musica W Festival. Tutto perfetto, dalla location al suono, dal pubblico all'organizzazione. In poche parole indimenticabile.

Avete appena annunciato l'ingresso di Maurizio Tuci degli Incoming Cerebral Overdrive. Cosa vi ha spinto a cambiare chitarrista?
Stefano per motivi professionali non può più seguirci nel progetto. Maurizio, tralasciando il fatto che è un chitarrista fenomenale ed un songwriter di livello eccelso, è l’unico che ci poteva garantire a livello di idee la continuità del progetto. Si è dimostrato subito disponibile ed entusiasta della proposta e siamo onorati e felicissimi di poter portare avanti i Karl Marx Was A Broker insieme a lui.

Ci raccontate qualche aneddoto dello shooting del video col collettivo John Snellinberg?
Ti racconto questo perché l’ho vissuto in prima persona. Per farmi il trucco degli occhi, ho cominciato alle 14 e finito alle 15 circa. Il trucco consiste in un pezzo di lattice incollato sopra ogni occhio e successivamente dipinto di nero. Dopo il trucco sei cieco, in tutti i sensi. Poiché le scene di nudo della bellissima Alessandra Giulia e gli esterni hanno occupato dalle 14 alle 21 circa, io non ho visto niente per tutta la durata delle riprese. Quindi non ho ricordi visivi delle riprese del video. “Il cinema è sofferenza” (cit.collettivo John Snellinberg)

(parole di Marco Filippi)

Karl Marx Was A Broker
From Italia

Discography
Alpha To Omega (2011)
Monoscope (2016)