Premesso che discutere di musica ed arte in genere con Brandon Yeagley è alquanto interessante, la sua band era chiamata a confermare quanto di buono espresso con 'Something Supernatural' ma soprattutto a restare trasversale rispetto a tutte le altre proposte della propria etichetta. L'obiettivo è stato raggiunto allargando lo spettro di influenze e imparando un po' più di mestiere dai pionieri degli anni settanta. I barboni di Pottsville sono tornati con altre undici canzoni, prodotte da Machine e mixate da Alan Moulder, che invadono territori funky e hard rock con groove e sporcizia mantenuti a livelli altissimi. 'Not For Sale' mantiene il legame con l'album precedente mentre ' Hold On For Dear Life' e 'Moment Of Truth' mettono in evidenza le qualità vocali del frontman. Chris Bishop è un ottimo chitarrista e la sezione ritmica micidiale ed in grado di passare senza problemi da pezzi alla Guns n' Roses o Aerosmith ad altri dove le influenze di Clutch e Rival Sons emergono palesi. La scaletta scorre via che è un piacere e quello che forse manca è un singolo in grado di spingere la band in alto nelle classifiche.