Da tempo gli abruzzesi sono tra le migliori metal band italiane e questo debutto con Mighty Music lo conferma su tutti i livelli. Sia dal punto di vista del songwriting, decisamente più maturo e elaborato rispetto agli esordi, sia da quello della produzione e dell’immagine, i Sawthis si dimostrano competitivi con le uscite più importanti del settore tanto che, per lunghi tratti, ascoltando ‘Babhell’ non sia ha quasi mai la sensazione di essere al cospetto di una formazione italiana. Il mix tra thrash e death è condito con furiosi stacchi groove metal e break melodici efficaci nei quali il frontman Alessandro Falà, anche negli Ignition Code, si esprime al meglio. Le referenze a Machine Head, Skinlab e più in generale Pantera e Lamb Of God sono palesi ma amalgamate alla perfezione con uno stile personale e suoni che non hanno la pretesa di scopiazzare nessuno. ‘The Burning Place’ apre le danze chiarendo subito chi sono i Sawthis e quanto male possono fare dal vivo, le oscure ‘Through Hell’ e ‘The String Is For Your Neck’ si riallacciano al passato mentre ‘Start A New Game’, come suggerisce il titolo peraltro, e ‘Never Alone’ simboleggiano la faccia nuova di una band che non ha mai pubblicato lo stesso disco due volte di fila. L’ex Deforge Michele Melchiorre picchia duro sulle pelli per tutta la scaletta, ben accompagnato da Gaetano Ettorre al basso, e la conclusiva ‘No Time To Die’ evidenzia lo spessore del guitar work di Marco Di Carlo e Adriano Quaranta più di tutto il resto del materiale.