Prima di tutto direi di tracciare una breve biografia della band. Come vi siete formati e quali sono gli eventi che vi hanno portato alla pubblicazione di due album con la Bridge Nine Records?
(Ben) La band è nata a meta del 2009, da vari progetti che ognuno di noi aveva in precedenza e poi si è sviluppato tutto il percorso che abbiamo e stiamo facendo. Dopo un Ep auto prodotto e un disco uscito per la Demons Run Amok e vari tour europei l'attenzione su di noi è aumentata e di pari conseguenza anche il nostro approccio al progetto e cosi abbiamo deciso di scrivere un secondo album e poi mandarlo a varie label tra cui anche Bridge Nine.
Come siete entrati in contatto con l'etichetta?
(Ben) Il primo contatto con loro è avvenuto via Facebook in forma super informale da parte del loro grafico che mi ha scritto facendo i complimenti per il disco precedente e che voleva sentire materiale nuovo, ma non si è presentato come parte di Bridge Nine, ma da semplice fan della band...poi dopo qualche mese abbiamo iniziato a spedire i demo fisici del nuovo album a varie etichette tra cui anche Bridge Nine e cosi poi abbiamo, sviluppato il discorso ed eccoci qua..
Vi siete subito trovati d'accordo oppure avete discusso delle clausole del contratto per mesi?
(Ben) A livello contrattuale abbiamo semplicemente accordato un po’ di cose, ma la loro proposta è stata da subito molto convincente sotto ogni aspetto.
Quali sono le vostre band preferite nel loro catalogo?
(Ben) Sicuramente Sick Of It All, Agnostic Front, Champion, Have Heart, Madball e altre band storiche hanno segnato il nostro percorso musicale anche se comunque rimaniamo la band più "estrema" della famiglia Bridge Nine.
Come è stato accolto 'Great Mother: Holy Monster' all'estero?
(Lorenzo) In maniera molto positiva.
Quando avete cominciato a comporre i brani per il suo successore?
(Lorenzo) Durante l'inverno appena passato. È stato un processo abbastanza breve ma decisamente intenso.
Dove li avete registrati? Chi li ha prodotti?
(Lorenzo) Per questo terzo album abbiamo deciso di giocare in casa, di restare nella nostra Romagna e di lavorare con il nostro fonico di fiducia Alex Conti. Tutte le registrazioni sono state fatte al VMmultimedia studio.Il mix verrà effettuato da Taylor Young dei Nails nel suo studio a Los Angeles e il master da Alan Douches del WWSM di New York (Converge, Death, Morbid Angel e Slayer).
Potete svelarci qualche dettaglio tecnico delle registrazioni?
(Lorenzo) Credo non ci sia molto da dire a riguardo. Sono stati seguiti i canonici standard di registrazione, nulla di speciale, nessun segreto.
Che tipologia di sound desideravate ottenere stavolta?
(Lorenzo) Un sound decisamente più pesante, più cattivo e più diretto.
Forse è antipatico dirlo ma volevate cambiare qualcosa rispetto a 'Great Mother: Holy Monster'?
(Lorenzo) Assolutamente sì. Le atmosfere cupe, tristi e introspettive presentate nei due precedenti album non ci appartengono più. Abbiamo guardato avanti e abbiamo scritto qualcosa di nuovo, qualcosa che non abbiamo mai trattato ma che personalmente da sempre abbiamo dentro.
Per promuovere l'uscita del nuovo album avete in mente qualcosa di particolare?
(Ben) La promozione più efficace è quella girare in tour il più possibile in Europa e Usa. Quest'estate faremo una decina di date nel vecchio continente ma suonando ancora il vecchio album, mentre a dicembre inizieremo il tour per il disco nuovo.
In questi anni avete suonato con gruppi di spessore come Deafheaven e Pelican, Tombs. Cosa avete imparato da queste esperienze? Qual è stato il concerto più memorabile per gli Hierophant fino adesso?
(Ben) Posso dire che abbiamo avuta la fortuna di incontrare in tour sempre band ottime, sia a livello musicale che umano. La vita in tour è stupenda ma allo stesso tempo molto stressante e sicuramente i rapporti che nascono con le altre band aiutano molto. Tour dopo tour è normale che la professionalità aumenti perché ogni giorno impari qualcosa sia dalle altre band che da te stesso. Ogni concerto ha una sua storia a sè. Certe volte ti rimane di più da un concerto con meno persone rispetto ad un sold-out, dipende molto, da come tu percepisci il tuo,suonare e la risposta della gente.
Cosa significa death punk?
(Lorenzo) Un mix tra death metal e punk. Non credo ci sia termine migliore per descrivere il nostro sound. Noi così lo interpretiamo e così lo viviamo.
Com'è cambiato l'hardcore ai vostri occhi negli ultimi anni?
(Ben) L'hardcore è cambiato e molti dicono in peggio. Penso che semplicemente si sia riadattato alla società in cui viviamo ora e le sue vedute si siano allargate. Adesso l'hardcore comprende molti più aspetti che vanno anche oltre la musica stessa. Quello di negativo che però percepisco è che non c'è più una vera e propria identità da parte di chi lo vive. Purtroppo in questo mondo bombardato dal web tutto cambia mega velocemente e così anche un ragazzino non si sente appartenere ad un movimento ma lo vive all'istante per poi cambiare subito appena una moda passa.
Nelle vostre canzoni troviamo anche elementi sludge e black. Quanto è difficile trovare l'equilibrio con la storia del genere?
(Lorenzo) Credo sia sempre molto difficile trovare il giusto equilibrio, essere originali e soprattutto mischiare tutte le proprie influenze all'interno di un contesto sensato. Questo è ciò che proviamo a fare costantemente.
E' possibile secondo voi individuare una scena hc italiana? Quali sono a vostro parere le band che meritano un'esposizione estera?
(Ben) In Italia ci sono tantissime band incredibili che hanno fatto la scena hardcore. Mi vengono in mente Raw Power, Cripple Bastard, To Kill, Strenght Approach e Gold Kids. Secondo me ci sono molte band valide in Italia e sono quelle che comunque si sbattono di più per emergere. Oltre a noi, The Secret, Grime, Rise After Defeat, Holy e Strenght Approach sono sempre in tour all'estero, quindi direi che non manca la scena italiana d'esportazione. Penso che oggi come oggi suona chi vuole suonare. Non so se mi spiego...