Da anni il polistrumentista e compositore polacco, celebre per i Riverside ma attivo anche come Lunatic Soul, ambisce a diventare una sorta di Steven Wilson dell’Est Europa. Nel corso della sua avvincente carriera, ha saputo raggiungere le vette della musica progressive rock e metal con la sua band principale, autrice tra gli altri di capolavori come ‘Anno Domini High Definition’ e ‘Second Life Syndrome’, e poi si è dedicato ad esperienze sonore più sperimentali, ricercando in ambito acustico ed elettronico con eccellenti risultati. Questo quadruplo album – contenente i tre lavori ‘Lockdown Spaces’, ‘Claustrophobic Universe’, ‘Interior Drawings’ e il mini inedito ‘Let’s Meet Outside’ - è una risposta a Bass Communion, progetto parallelo del leader dei Porcupine Tree che spazia tra ambient e drone in omaggio alla musica cosmica tedesca. L’artwork è stato realizzato da Hajo Müller e la release è corredata di un libretto di quasi cinquanta pagine con fotografie di Tomek Pulsakowski e Radek Zawadzki e testi dell’autore. Nella speranza che il progetto non si esaurisca con la fine della pandemia, ‘Bricks’, ‘I Landed On Mars’ e ‘Shapes In Notebooks’ sono alcuni degli episodi migliori per un ascolto corposo e stimolante che renderà meno pesante l’attesa del successore di ‘Wasteland’.