1. Against The Grain
2. Image Of Time
3. Southern Shores
4. Hymne Til Havet
5. Culmination Of The Enigma
6. Times Of Yore
7. Rise Against
8. To The Core
9. Floating On The Murmuring Tide
Songs
1. Against The Grain
2. Image Of Time
3. Southern Shores
4. Hymne Til Havet
5. Culmination Of The Enigma
6. Times Of Yore
7. Rise Against
8. To The Core
9. Floating On The Murmuring Tide
I norvegesi si erano fatti notare già col primo demo intitolato 'Will The Sun Ever Rise?' che fu recapitato in redazione in confezione totalmente nera, senza testi e scritte, e portò alla registrazione del mini 'Wounds'. Un eccellente esordio su lunga distanza, 'The Latter Rain', venne seguito tre anni più tardi da un secondo lavoro in studio meno focalizzato del precedente. Le ambizioni dei musicisti originari di Kristiansand non sono affatto diminuite e adesso possiamo davvero affermare di avere individuato un'altra band su cui puntare ciecamente. Il singolo 'Against The Grain' aveva preannunciato la svolta ma quello che trasporta con sé 'Ænigma' è qualcosa di molto più voluminoso ed imprevedibile. Intanto la collaborazione con Cornelius Jakhelln e Lazare ha arricchito la varietà delle strutture ritmiche che guardano meno al black e più al progressive death di quanto si possa immaginare. Enslaved, Ulver e In Mourning sono senza dubbio riferimenti immediati eppure tra le cupe sfumature di 'Image Of Time' e 'Floating On The Murmuring Tide' troverete quella pace dei sensi, gotica e catartica, che solo le recenti release di Paradise Lost e Barren Earth vi avevano saputo trasmettere. I riff di 'Times Of Yore' e 'To The Core' sembrano provenire dalla malvagia teatralità degli Old Man's Child con Johnar Haaland e Kjetil D. Pedersen che si distinguono in passaggi da brividi. Infine la produzione di Jens Bogren che ha letteralmente mutato il suono della batteria di Stig Reinhardtsen, rendendola più omogenea al contesto generale e competitiva in ambiti stilistici più allargati, e sottolineato l'ampiezza delle parti vocali suddivise tra Kristian Wikstøl, Andreas Frigstad e Sindre Nedland. L'acustica 'Southern Shores' spezza la tensione prima della struggente 'Hymne Til Havet' che avrebbe potuto benissimo starsene su 'Vertebræ'. Un sassofono soffocato si esalta tra le viscere avantgarde di di 'Culmination Of The Enigma' mentre 'Rise Against' esibisce una personalità disarmante. Mi auguro che buona parte delle recensioni dei colleghi non comincino con ?il disco che gli Opeth avrebbero registrato se Mikael Akerfeldt non si fosse convertito ai King Crimson? oppure ?una costola dei Solefald?. Comunicate a quei poveretti che leggeranno tali scempiaggini cosa si perdono.