La musicista e produttrice nata in Russia, cresciuta in Alaska e adesso operativa a Brooklyn aveva già mostrato il suo talento con 'Diamonite', album prodotto con Gunnar Olsen e Jason Nazary (qui presenti in 'Regular'), e 'Krai' ma è attraverso l'ep 'Incitation' che ha saputo veramente imporsi per originalità nello scenario elettronico internazionale. Il suo passato con i Dirty Projectors è servito per allungare le biosheet mentre l'idea di presentare la propria evoluzione con un mini album ha permesso all'artista di prendersi il tempo necessario per curare nei dettagli la release successiva. Una mossa è stata quella di rilasciare 'Randomness' come singolo digitale ed avventurarsi nella house sperimentale prima che qualcuno pensasse ad un ritorno alle radici. Un'altra mossa quella di puntare su un artwork che offrisse in pasto alla stampa un'immagine totalmente opposta a quella conosciuta finora. 'Tempo' è infatti costantemente rivolto al futuro, ricco di contaminazioni tra pop e materia per dancefloor, soluzioni stravaganti e personalità dirompente. 'Doppio' e 'Ritual', che vede la partecipazione di Sara Lucas, sono altri due passaggi ambiziosi in un contesto vibrante e sensuale che gode delle dinamiche vocali e dell'estro di una protagonista assoluta dei nostri giorni. Sale l’attesa di vedere Olga Bell dal vivo per capire come le presenti tracce potranno “vivere” in una dimensione diversa da quella di un asettico studio di registrazione ma il suo concetto di tempo ci piace eccome.