Cosa pensi di chi vi associa al powerviolence?
È sicuramente una delle nostre influenze. Soprattutto band del calibro di Crossed Out e Infest. Non ci siamo mai considerati una band powerviolence anche se ci piace molto.
Come vi collochereste nella scena grindcore moderna?
Non ne ho idea. Il nostro suono si genera da diverse fonte e non ci piace l’idea di fermarci e permettere a qualcuno di catalogarci. Sappiamo di stare sul cazzo a tanta gente per questo motivo. A chi me lo chiede rispondo che suoniamo hardcore e metal e trovo triste il fatto che ogni band debba essere classificata in un sottogenere.
Quando hai cominciato ad ascoltare grindcore?
Avevo tredici anni e mi sono imbattuto nei Napalm Death. Non sapevo nemmeno cosa fosse il grindcore.
Quali sono le tue band grindcore preferite?
Napalm Death, Rotten Sound, Terrorizer e Mastic Scum.
‘You Will Never Be One Of Us’ è il vostro terzo album. Quando avete cominciato a comporlo?
Tre anni fa ma avevamo bisogno di tempo per realizzare quello che volevamo. Il processo è stato più lungo del solito. Impiegammo sei giorni per registrare e mixare ‘Unsilent Death’, sette per ‘Abandon All Life’ e invece per questo ne sono serviti dieci.
Avete subito maggiore pressione stavolta?
Un po' di pressione è normale ma non abbiamo mai avuto troppe aspettative. A tranquillizzarci ci pensa Kurt Ballou. Anche se Nuclear Blast ci ha messo a disposizione molti più soldi rispetto al passato non saremmo andati a registrare da nessun’altra parte. È uno scienziato pazzo e senza dubbio il massimo per quello che suoniamo. La gente sa che è in grado di rendere gli album maledettamente organici e invasivi ma non che ama conversare a lungo e riesce sempre a mettere a proprio agio i musicisti con cui lavora. Aggiungi il fatto che abbiamo registrato con lui tante volte e quindi ci conosce più di chiunque altro.
Come siete entrati in contatto con Nuclear Blast?
Sono amico di Greg Puciato che canta nei Killer Be Killed. È stato lui a presentarci a Monte Connor durante un concerto. Vive accanto a me e spesso ci messaggiamo o usciamo.
Nel catalogo dell’etichetta trovate i Soulfly di Max Cavalera che tanto ha parlato bene di voi e una band leggendaria come i Discharge..
Ho diverse t-shirt dei Discharge ma non sono più quelli di allora. Magari suonano le stesse parti di chitarra ma il suono non è più il solito.
Cosa desideravate migliorare o cambiare dopo ‘Abandon All Life’?
Credo che l’obiettivo di tutti e tre fosse quello di registrare pezzi ancora più aggressivi e memorabili dei precedenti. Non credo che quest’album sia necessariamente migliore rispetto a ‘Abandon All Life’ ma è quello che vogliamo suonare adesso.
Il nuovo album è sicuramente più heavy. Lo avevate pianificato?
Volevamo focalizzarci maggiormente sulle chitarre e devo dire che alcuni riff sono davvero giganteschi. Non è facile creare dei refrain quando suoni musica come la nostra. Non siamo certo commerciali.
Pensate di ripetere l’esperienza ancora di ‘Obscene Humanity’?
Non credo. Quello che ci interessa al momento è suonare il più possibile.
L’album si chiude con ‘They Come Crawling Back’. Un pezzo di otto minuti…
Ci piace sempre chiudere i nostri album con un pezzo più lungo degli altri. A qualcuno potrà sembrare strano perché siamo capaci di concentrare tante idee in pochi minuti ma in realtà è un template su cui ci divertiamo parecchio.
Anche ‘Violence Is Forever’ è un altro pezzo più lungo dei soliti tre minuti. É giusto considerarlo come la migliore descrizione del vostro messaggio artistico?
Non direi. Credo che per rispondere a questa domanda si debba prendere la nostra discografia e sviscerarla pezzo per pezzo. Sarebbe alquanto noioso anche se forse porterebbe a risultati interessanti. Viviamo il presente e ‘You Will Never Be One Of Us’ ci rappresenta meglio di qualunque altro album.
Qual è il significato di ‘Life Is A Death Sentence’?
Non guardarsi mai indietro.
(parole di Todd Jones)