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Northside 2022 - Intro

Dopo due anni di agonia, l’attività dal vivo sta lentamente riprendendo e un segnale fortissimo arriva dalla Danimarca e più precisamente da Aarhus, cittadina dello Jutland Centrale di nemmeno trecentomila abitanti che di recente è stata anche Capitale Europea della Cultura. Non solo Northside Festival si conferma uno degli appuntamenti più interessanti della stagione estiva ma il messaggio che si accompagna allo svolgersi della manifestazione, su tre giorni ricchi di concerti e dj set nella nuova location di Eskelunden, è quello della sostenibilità economica e ecologica. 

Queste le parole del Direttore Brian Nielsen:

“This year's lineup once again reflects, what NorthSide is here to do: Invite international icons to Aarhus, celebrate both the popular and non-commercial music scene, and offer the spotlight to a handful of new artists that we believe will be the stars of tomorrow. However, the poster also reflects the hard time for music that these past two years have been. In the light of continuing difficulties for international artists touring in Europe, we've taken advantage of the opportunity to give back to the massive amount of Danish talents who've suffered under the restrictions on live events. The number 1 biggest priority for us this year has been to throw a festival again packed with live music without a high risk of cancellations. We hope that our audience will welcome this decision and celebrate the return of the festival with all its new initiatives like further actions towards a more sustainable festival, a new stage for electronic music, the art installation The Orb, and last but not least our big new festival site Eskelunden.”

Tra i protagonisti di questa edizione Nick Cave & The Bad Seeds, gli strepitosi The Minds of 99 (appena tornati nei negozi con ‘Infinity Action’), Disclosure, MØ, The Avalanches, Mew, Nora En Pure, Drew Sycamore, Dopha e Amyelle. 

https://northside.dk

La prima sensazione, in sala d’attesa all’aeroporto di Bologna, è stata quella di tornare a respirare. La stagione dei festival può finalmente riprendere, anche se non siamo ancora tornati alla normalità,  e ricominciano i viaggi in aereo, le poche ore di sonno, le interviste, le esibizioni strabilianti e quelle che non ci soddisfano appieno. Soprattutto ricomincia la vita nel backstage e con essa le discussioni con i colleghi o gli artisti sull’andamento dell’industria discografica. Anche quest’anno il programma di Northside si conferma uno dei più interessanti del panorama continentale con una serie di artisti stranieri chiamati a bilanciare la squadra danese, guidata chiaramente dai The Minds Of 99. Gli autori di ‘Infinity Action’ sono gli headliner della manifestazione assieme a Nick Cave & The Bad Seeds e il sottoscritto ha ancora fissato nella mente il ricordo del loro concerto di supporto all’album precedente. Probabilmente è stato in quell’ora e poco più vissuta a grande intensità che ho compreso sul serio l’essenza di Northside. 

Il cielo a Aarhus è piuttosto nuvoloso ma il meteo mette bene per il fine settimana. A mezzogiorno ritiro pass e prime parole scambiate con artisti e colleghi. L'arrivo nella cittadina danese è stato impreziosito dall'incontro con Nick Cave. Dopo la solita visita al magnifico Aros Museum, con tanto di selfie all'interno del panorama rainbow, ed al Burger Boom, uno dei cheeseburger piu' buoni del pianeta, ho infatti camminato un po' per le strade del centro. Ad un certo punto sono entrato nella maestosa Domkirke e, dopo aver fotografato l'altare, mi sono trovato davanti l'ex-Birthday Party, in completo gessato grigio. Dopo una rapida stretta di mano l'ho lasciato completare la visita e l'ho aspettato fuori per un caldo abbraccio e la foto di rito. Ha passato venti minuti a pregare per poi tornare in albergo. Inutile aggiungere che è stato speciale. 

Il primo impatto con Eskelunden, parco enorme e poco distante dalla location precedente, è stato freddo, ma non per il luogo, assolutamente perfetto, quanto per la temperatura poco accogliente. Il vento insistente, qualche goccia di pioggia e il cielo nero non hanno aiutato ad acclimatarsi nella press area, dove però Charlotte ci ha ospitati con la consueta gentilezza e professionalità di sempre. Il caffè caldo del bar interno all’area riservata a giornalisti e fotografi, munita di tutto il necessario per ricaricare le batterie, post-produrre le foto e scrivere gli articoli, si è rivelato anche stavolta una risorsa fondamentale. Il tempo di salutare qualche collega, tra cui il gigantesco Morten Ryygard, la cui fama va ben oltre i confini danesi, e ho fatto un giro per l’arena prima che venissero aperti i cancelli. L’impressione iniziale è che Northside si sia allargato ancora e non soltanto per la presenza di un palco in più rispetto alle edizioni passate. Lo spazio per i dj set, denominato Electra, mi ha colpito subito, così come l’attenzione posta ai minimi dettagli in ambito ambientale. Energia green, costruzioni in legno, un bosco tutt’attorno, biciclette e auto elettriche ovunque e volumi altissimi. Così andrebbe vissuta la musica e per l’organizzazione questo aspetto è più importante addirittura della direzione artistica dell’evento. 

Eskelunden si è dimostrata una location azzeccata. I nostalgici del parco in cui veniva organizzato il festival fino ad un paio di anni fa hanno denunciato una difficoltà maggiore nel raggiungere l’arena, ma passeggiare di notte in Danimarca non è come farlo in Italia. Sei al riparo da tutto e, se non vuoi farti qualche miglia a piedi, puoi sempre prendere una bicicletta o uno scooter. Se ne trovano dappertutto ed è sufficiente scaricare una app sul cellulare per sbloccarli. Quest’anno ho preso un Airbnb a Brabrand, una zona periferica molto ben servita dai bus e frequentata da una comunità araba-mussulmana di notevoli proporzioni. Cinque minuti di bus e quindici minuti di camminata e mi trovavo nella press area, allestita e guidata con la professionalità di sempre da Charlotte Frolich. Anche quest’anno la sua pazienza ha permesso che si svolgesse tutto secondo i piani e il sottoscritto, tra dolci alla cannella in quantità industriale e caffè americano a litri, è riuscito a sopravvivere a dispetto dell’estesa schedule. L’unico aspetto che potrebbe essere migliorata è proprio quello del cibo perché in altri eventi, per esempio il Download, nella zona riservata alla stampa sono presenti anche uno o due stand per recuperare energie. La terza considerazione che ritengo doverosa riguarda il valore della scena danese e quanto manifestazioni come queste siano di fondamentale importanza per lanciare gli artisti emergenti. Vedete dove sono arrivati Lydmor, che ho visto suonare un paio di volte al Northside, oppure The Minds Of 99. 
Northside si è confermato uno dei festival piu’ interessanti dell’estate. Prima di tutto per il messaggio ambientale che riesce a trasmettere con forza spropositata, in secondo luogo per la programmazione artistica, che quest’anno ha dato ancora piu’ spazio agli artisti locali e ha visto tanti musicisti giovani protagonisti, ed infine perché si svolge in un periodo perfetto per chi viene dall’Italia. Il primo fine settimana di giugno infatti non coincide con nessuna manifestazione di rilievo e la temperatura, ne sa qualcosa chi scrive, non è così calda da costringere a recarsi in spiaggia.

Vista la notevole presenza di italiani, i miei suggerimenti sono stati seguiti e sono qui a ribadire quanto possa essere divertente e stimolante, non solo in ottica musicale, un’esperienza come quella di Northside. Poi mica può capitare ovunque di imbattersi in Nick Cave dedito alla preghiera. 

Ai seguenti link trovate i report giornalieri e le conclusioni su un evento che non scorderemo facilmente:

Northside - Torsdag: https://m.suffissocore.com/scspecial/99/northside-torsdag-null

Northside - Fredag: https://m.suffissocore.com/scspecial/100/northside-2022-fredag-null

Northside - Lørdag: https://m.suffissocore.com/scspecial/101/northside-2022-lrdag-null

Northside - The Crowd: https://m.suffissocore.com/scspecial/102/northside-2022-the-crowd-null