Una mano nera che chiede pietà. Una richiesta d’aiuto o il segno che qualcuno ha lasciato per sempre la nostra terra e qualcun altro sta per arrivare al suo posto. Al giorno d’oggi pubblicare una raccolta non ha alcun senso; è solo la scusa per proporre inediti rimasti nel cassetto ed organizzare tour su larga scala. Considerato che gli Editors ormai sono di casa in Italia e ogni volta riescono a ripagare alla grande i propri fan, possiamo concentrarci sulle tre canzoni che segnano un’ulteriore evoluzione rispetto a ‘Violence’. Soprattutto la title track mostra atmosfere gotiche che rimandano inevitabilmente al passato. ‘Frankenstein’ ha infiammato i festival estivi con la sua elettronica ballabile, influenzata da Blanck Mass (il cui lavoro è stato premiato con le “Sessions” pubblicate in occasione del Record Store Day), mentre ‘Upside Down’ risente in misura maggiore del “tocco” di Garrett “Jacknife” Lee (che ricordiamo per le fortunate collaborazioni con Snow Patrol e The Killers). Nella limited edition troverete otto versioni acustiche illuminate dal cantato stratosferico di Tom Smith e, se è possibile individuare almeno due ere nella carriera degli autori di ‘The Back Room’ e ‘An End Has A Start’, in buona sostanza legate alla presenza di Chris Urbanowicz ed all’uso più o meno massivo dei sintetizzatori, ‘Black Gold’ rappresenta il preludio a qualcosa di nuovo ed altrettanto ambizioso.