Gli islandesi danno alle stampe il loro lavoro in studio più variegato e arrangiato, compiendo un altro passo in avanti nell’ottica di un allargamento della fanbase e di un’esposizione maggiore su scala internazionale. Il successore di ‘Gateways’, aperto dalla intensa ‘Whispers’, è un album che ha tutto per ottenere consensi in diverse parti del mondo e nel quale troverete un po’ tutti gli elementi che hanno caratterizzato l’ascesa del trio ovvero una quantità esorbitante di psichedelia, influenze blues, strutture progressive flessibili, retaggi classic e funk rock. La prima parte è illuminata da ‘Crystallized’ e ‘Can’t Get You Off My Mind’ mentre ‘Dark Times’ e ‘This One’s For You’, dedicata dal chitarrista e cantante Óskar Logi Ágústsson al fratello recentemente scomparso, sono due pezzi in grado di attrarre un pubblico leggermente diverso dal solito. Non mancano pure due episodi oltre gli otto minuti di lunghezza - ‘Forgotten’ e ‘Clarity’ - che sono stati posti alla fine di ogni facciata del vinile per dare il senso di un viaggio fantastico, espresso anche dalla copertina, destinato a durare a lungo. Il passaggio da Nuclear Blast a Napalm non poteva essere coronato in modo migliore e la sensazione è che The Vintage Caravan, un po’ come Blues Pills e Kadavar giusto per fare qualche nome, sia ormai una realtà imprescindibile per avventurarsi nel retro-rock di qualità. Personalmente non vedo l’ora di tornare a Iceland Airwaves e rivederli dal vivo perché le ultime due performance al mitico festival di Reykjavík sono state superbe.