Gli heavy rocker giapponesi debuttano su Sacred Bones, label nobile che può vantare nel roster artisti come John Carpenter, Jenny Hval e Zola Jesus, con un album estremamente diverso da ‘No’, edito solo qualche mese fa per Fangs Anal Satan. Stavolta il trio ha infatti sfruttato al massimo l’esperienza maturata in trent’anni di carriera, nei quali ha inciso con artisti noise e d’avanguardia come Sunn O))), Merzbow e Keiji Haino, rendendo il proprio approccio compositivo più celebrativo e razionale. Ciò non è un difetto, anzi permette di percepire di raggiungere fasce di pubblico meno abituate a sonorità intransigenti ed allo stesso tempo godere della voce malata di Wata, dei riff epici e doom di Takeshi o dell’incedere percussivo inesorabile e potente di Atsuo. ‘I Want To Go To The Side Where You Can Touch...’ inaugura una scaletta cinematica ed evocativa, che raggiunge i propri climax in coincidenza di ‘Drowning By Numbers’, una specie di singolo di cui si sono avvalsi per promuovere il lavoro, e ‘Beyond Good And Evil’, un pezzo incredibile che vi confonderà ulteriormente su ciò che è buono e ciò che è malvagio nella società moderna.